BARALDI: PARTIAMO CON PAZIENZA, UMILTA' E REALISMO. IL RILANCIO DELLA VIRTUS NON SI FERMERA' QUI
Luca Baraldi è stato intervistato da Walter Fuochi su Repubblica.
Ecco un estratto delle parole del membro del CDA Virtus.
Sugli obiettivi della stagione. Nelle prime otto, obiettivo dichiarato. E lì, serenamente e senza ansie, a provare a giocarcela con tutte.
Da "Virtus" o da neopromossa? Tutte e due, se posso. Perchè l'orgoglio dell'identità non deve mai venire meno. Ma anche la consapevolezza di essere neofiti, ultimi arrivati, reduci da un anno di purgatorio. Con un percorso chiaro in testa, ma solo all'inizio di quel percorso.
La società sta evolvendo verso la proprietà unica? E' innegabile che nell'ultimo anno il dottor Zanetti sia stato il punto di riferimento prioritario del club e che i risultati che tanto l'hanno soddisfatto debbano parecchio a impulsi suoi. Detto ciò, la Fondazione ha svolto un ruolo chiave, ma per sua natura non potrà restare al passo di questo progetto, diluendo il proprio capitale. E il movimento cooperativo ci ha manifestato l'interesse a restare, ma non più da attore principale. La prospettiva è quella che lei ha indicato. Credo che il dottor Zanetti abbia tutte le capacità imprenditoriali e essere la stella polare della Virtus.
Sul CDA di lunedì sera. Intanto abbiamo approvato il bilancio, andato in rosso per il mezzo milione di euro previsto a budget. Poi è stato ribadito di andare avanti con questa impostazione manageriale: Bucci, Trovato e Ramagli all'area tecnica, e in quella gestionale un peso maggiore di Segafredo. Vogliamo una società forte, professionale. Che sia parallela alla squadra, ma anche pronta a intersecarsi. Se un po' conosco lo sport, una società solida vale qualche punto in classifica.
L'AD? Non ci sarà, avendo ritenuto non necessario rimpiazzare Loredano Vecchi, che è uscito. Avrà deleghe operative totali il vicepresidente Sermasi, allargheremo il nostro contributo, assolutamente gratuito, io e Albertini. La catena corta funziona. Pochi, determinati, coesi, con competenze forti. Inserire altre persone non serviva. Intanto, siamo felici di aver aggiunto da ieri uno sponsor prestigioso come Umberto Cesari.
Si è discusso anche del possibile ingaggio del "4". Sì certo, dando a Bucci mandato di avanzare la propria richiesta. E' lui il dominus della parte tecnica, la società gli ha esposto totale appoggio. Ora si parte, l'allenatore valuterà le forze che ha e la loro disponibilità, poi in breve decideremo come agire. Credo che questo gruppo sia già formato da grandi giocatori, ora ne va pesata la volontà di diventare una squadra, di farci vedere una voglia di vincere che in precampionato s'è vista sì e no. Perchè quel che conta resta vincere.
Sul rischio affollamento, con dieci possibili titolari. La preoccupazione esiste, valuterà il coach, col supporto dell'area tecnica e anche del club. Ramagli si è dimostrato lo scorso anno un bravo gestore delle risorse umane. Dovrà fare scelte. Accontentare tanti, scontentare qualcuno. Ma solo così si diventa squadra. E se qualcuno non sarà felice, dovrà solo alzare la mano e troverà una società pronta ad ascoltarlo.
Sull'aspettarsi 5000 abbonati. Sinceramente no. Una splendida sorpresa.
Incasso? Un milione e sei lordi, anche praticando qualche aumento e volendo ora ringraziare chi ha capito lo sforzo del club e l'ha accettato. L'entusiasmo ci conforta, se non diventerà esagerata euforia. Stiamo coi piedi per terra, tutti convinti che il rilancio della Virtus non si fermerà qui, ma che nulla si fa in un giorno. Chiediamo pazienza, umiltà, realismo.
Il club avrà questa pazienza? Dovrà averla. Noi per primi non agire da tifosi, ma da uomini d'azienda.
Su dove arrivare in futuro. Alla finale scudetto. Diciamo, in tre anni, molto competitivi sia in Italia che in Europa. Ma a divertirci inizieremo presto.