VERBA MANENT

Boniciolli - Il problema per noi era continuare a giocare la buona pallacanestro che giochiamo già da un po’ contro una ottima squadra. Qui c’è grande società, pubblico, squadra, e ci sono risultati pazzeschi, con il frutto di lavoro e non con acquisti tipo quelli di Kukoc, Del Negro e Rusconi. Volevamo confermarci su un campo così difficile, ci siamo riusciti, e lo abbiamo fatto dando minuti a Quaglia e Campogrande che l’anno scorso giocavano uno in C1 e l’altro in C2, attorno ai protagonisti di tutta la stagione. Abbiamo avuto un Italiano che nel momento del loro riavvicinamento ha messo due bombe che avrebbero tagliato le gambe a Mohammed Alì, ma ricordiamo che loro non muoiono mai, in questa situazione ci sono già stati, e noi dobbiamo rispettarli sapendo che a gara 5 ci si può arrivare. Chiaro che la terza serie consecutive che iniziamo con il vantaggio del fattore campo gira subito. Ma Treviso sa come uscire dai momenti difficili, quelli che in un campionato ci sono sempre, e dobbiamo tenerlo presente per continuare ad andare avanti con la serie dopo aver cambiato un americano trentenne con un ventenne che giocava in C2. Ci sono molte analogie tra noi e loro: i sindacati sono importanti, ma per giocare non devi pensare alla Giba quanto piuttosto al lavoro. E in una squadra come la nostra, che ha bisogno di tutti, ognuno sa che può prendere l’autobus in qualsiasi momento. Montano sappiamo come è fatto, Sorrentino era arrabbiato per una sostituzione ma poi ha contribuito, e questo mi fa piacere. In una azione Daniel ha chiamato una azione, si è offeso, ma sappiamo tutti che se seguiamo le direttive andremo bene. Qui ci ho fatto una finale scudetto, non ho visto una differenza che una, e per vincere servirà l’aiuto di tutti. Anche il fatto che Candi, ‘neve a gennaio’, si sia fatto portare via un pallone importante, è da mettere in preventivo. Gara 2? Non so cosa potranno aspettarsi loro, più che noi. Non faccio pretattica, ma noi non verremo qua a prenderne 30 pensando a gara 3: se vinceranno loro stringeremo le mani e li aspetteremo a Bologna, altrimenti saremo 2-0. Di certo non ci saranno energie da risparmiare, poi vinca il migliore. ‘Il mondo salvato dai ragazzini’, scriveva Elsa Morante, e io l’ho pensato dopo un gran canestro di Moretti: eppure noi siamo risuciti a tenere, forse con anche un po’ di fortuna, e non posso che essere soddisfatto. Daniel? Nel finale ha solo preso una ditata. Ancellotti? Bravo Pillastrini a valorizzarlo, ed è prova del loro grande lavoro. L’ingresso di Quaglia ci ha permesso di non subirlo fin dall’inizio, poi con le rotazioni siamo riusciti a subirlo meno di altre volte

Pillastrini - Siamo partiti in affanno non riuscendo a evitare canestri facili, da sotto, in terzo tempo, da rimbalzo d'attacco, che non si sposano col vincere una partita di playoff contro una squadra così forte com'è la Fortitudo. Dopo abbiamo aggiustato le cose, abbiamo segnato qualche canestro e difeso con più attenzione. Poi la partita è girata su alcuni episodi, le bombe di Italiano, quel canestro di Sorrentino da centro area, e quella palla persa da noi e rubata da Montano. Lì siamo andati in affanno e non siamo riusciti a concretizzare la rimonta.
Non siamo riusciti a vincere, la Fortitudo ha vinto meritatamente, noi pensiamo di avere tante carte da giocare. Ovviamente dobbiamo giocare meglio a 360°. Avevamo una rotazione ridotta dalle condizioni non ottimali di Matteo Negri, e qualcuno ha pagato la fatica più di quanto pensassi, forse ho esagerato nel minutaggio di qualche giocatore.
Adesso dobbiamo ricaricarci, mettere a posto alcune cose e prendere le misure all'avversario che è veramente forte, ha un'identità fortissima.
Anche oggi l'impatto con la partita è stato problematico. Ora dobbiamo fare una partita straordinaria martedì. In ogni caso non chiude la serie, ma è chiaro che andare a Bologna 0-2 o 1-1 fa differenza, e noi vogliamo andarci su 1-1.
Noi siamo una squadra che ha un'identità, e andremo a giocare la nostra pallacanestro, col nostro sistema col quale lavoriamo da due anni. E' chiaro che faremo degli aggiustamenti perchè oggi abbiamo sbagliato. Abbiamo una partita d'esperienza in più e un giorno per ragionarci.


Fabi - Ha contato la stanchezza? Oggi non eravamo lucidi, loro ci hanno messo sotto come intensità, sono stati più bravi fin dall'inizio, abbiamo avuto poco tempo per recuperare. E' fattore emotivo perdere sempre gara1? Finora in tutte le serie di playoff abbiamo perso in casa la la prima, sappiamo che siamo in grado di ribaltare la situazione. E' ovvio che volevamo vincere, ma anche Bologna è venuta qui per vincere, e contro una squadra come Bologna dobbiamo tenere altissima l'intensità, altrimenti diventa dura.

Italiano - Dobbiamo lavorare sempre così, in casa e in trasferta. Se poi giochiamo così e a fine partita alziamo la testa e guardiamo il risultato, vedremo che sarà positivo. Siamo migliorati, abbiamo alzato tutte le percentuali e stiamo finendo col 90% di vittorie, è quello che volevamo. La squadra senza Flowers? La situazione è un po' cambiata, perché nei momenti difficili non abbiamo più lui per andar a prendere un buon tiro, ma lo costruiamo uguale.

(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Pallacanestro Bologna)
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