Onestamente, nessuno si aspettava che la Virtus - dopo la scintillante vittoria di mercoledì in coppa - potesse perdere contro Pistoia. E invece in quattro giorni si è passati dalle stelle alle stalle, dalla miglior partita dell’anno alla peggiore. Di sicuro è stata pagata la stanchezza, anche mentale, dopo la gran prova contro Nanterre, e in più ci si è messo il virus intestinale che ha debilitato vari giocatori, Taylor su tutti. Ma tutto questo non può essere una giustificazione. Pistoia ha messo sul campo il doppio dell’energia, e ha stravinto la lotta a rimbalzo, pur essendo la peggior squadra del campionato in tale specialità. Difficile salvare qualcuno, in campo o in panchina. Scarichi, nervosi, incapaci di attaccare la zona preparata benissimo in campo dall’esordiente Moretti. Insomma, una squadra che sul campo aveva vinto 4 partite (più quella a tavolino) e non vinceva in trasferta da novembre ha finito per dominare al PalaDozza. Dalla curva sono arrivate richieste di tirare fuori gli attributi e cori meritiamo di più, e Luca Baraldi ha lasciato il suo posto anzitempo, cosa decisamente emblematica.

Di sicuro si è capito che, per la Segafredo, avere Martin o no cambia totalmente le cose: con lui la squadra mette in campo un certo tipo di energia, e senza no. Ieri è stato tenuto a riposo per il riacutizzarsi del risentimento muscolare, e si è visto ancora una volta che l’ex Cremona è il giocatore più imprescindibile delle Vu Nere. Per il resto, la squadra - e siamo ormai ad aprile inoltrato - conferma di avere problemi cronici, sia di costruzione (a rimbalzo, soprattutto) sia di tenuta mentale, cosa che per ora non è stata risolta né dal cambio in panchina né dall’arrivo di Chalmers, che per ora fa e disfa, visto lo stato fisico ancora ben lontano dal top. Altre note, Moreira ormai è finito ai margini della rotazione - anche per la sua “morbidezza” in campo - e Pajola ne è totalmente uscito.
Insomma, questa Virtus a due facce è capace di partite pazzesche - soprattutto se messa spalle al muro - e di tonfi altrettanto fragorosi.

Da qui a fine regular season ci sono ancora cinque partite. Il problema è che questa sconfitta - totalmente inaspettata - ha complicato terribilmente la strada alla Segafredo in ottica playoff. Ieri le rivali hanno vinto tutte, compresa Sassari a Milano. E ora il record è nuovamente negativo: 12 vinte, 13 perse, e undicesima posizione. Per andare ai playoff, i margini di errore sono pari a zero. Bisognerà vincere tutti gli scontri diretti, a partire da quello di domenica prossima contro Brindisi.

(foto Virtus Pallcanestro)

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