Sergio Scariolo è stato intervistato da Luca Muleo sul Corriere dello Sport.
Un estratto delle sue parole.

Speriamo in una bella partita, la responsabilità di rappresentare in teoria il meglio del movimento queste due squadre ce l'hanno.
Come ci arrivate? Nella condizione in cui siamo e in cui sono in molti. La volontà però che tutto il movimento sta dimostrando è non abbassare la testa, non gettare la spugna, provare a continuare.
È la scelta giusta? Non sta a me dirlo. Nessuno ora può prepararsi e competere nel modo migliore, ci sarà chi avrà più contraccolpi e chi meno. Più di tutto mi preoccupa non spremere quelli che avrebbero bisogno di non essere spremuti. Si rischiano infortuni seri.
Degli acciaccati torna solo Sampson, gli altri come stanno? Vanno avanti nei loro piani di recupero, senza commettere l'errore di affrettare i tempi.
Una sfida che può incidere sulle gerarchie? Assolutamente no, anche l'anno scorso si è visto come conta arrivare a giocarsela quando si decidono i titoli.

Il bilancio di metà stagione? Diversi momenti molto buoni, un paio di mediocrità che nel processo di crescita possono verificarsi. Sappiamo dove migliorare, non solo quest'anno, soprattutto il prossimo. Per preparare una crescita definitiva, sostenibile. Io per natura vorrei vincere ogni gara, e giocando bene. Razionalmente so che devo essere più paziente. E' chiaro che sono più contento di come la squadra gioca in attacco che in difesa, ma ho anche chiaro perché. Le caratteristiche dei giocatori, la perdita dei nostri pilastri difensivi, il clima di emergenza permanente impongono tempi più lunghi per raggiungere gli obiettivi tecnici.

L'orario inusuale. In Nba si andava in campo alle 12, alle 16, guadagneremo pubblico e ne perderemo altro. Se serve per avere la massima esposizione televisiva, è giusto che decida chi deve.

Il "dualismo" con Messina. Il problema nasce quando si vuole vedere in una rivalità sportiva, in una lotta per gli stessi obiettivi, un'ombra di acredine, di rancore. Entrambi facciamo di tutto perché la nostra squadra metta in difficoltà l'altra, questa è sana rivalità sportiva: i grandi avversari ti migliorano. Se uno vuole vedere altre tinte, da parte mia bussa alla porta sbagliata. In una partita così su tutto si può titolare, tranne che su Scariolo-­Messina.

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