Valerio Amoroso - eroe di gara2 ad Agrigento - è stato intervistato da Luca Bortolotti su Repubblica e da Damiano Montanari su Stadio.

Ecco una sintesi delle sue parole: Chiudiamola subito, ci sarà più tempo di preparare la prossima.

Amoroso, dicevano che con quel ginocchio non avrebbe potuto giocare ogni due giorni… Sto entrando in condizione, sono contento di aver giocato le ultime tre come volevo, di quel che altri dicono mi interessa poco: mi conosco e so che se sto bene posso dare tanto. Spero di continuare così, ma mi piace fare quel che serve alla squadra: senza Flowers ora c’è bisogno di punti e me ne prendo la responsabilità. Se altri inizieranno a segnare di più, farò quel che è più utile. L’importante è vincere.

Con Flowers la promozione sarebbe stata più facile, ma è un obiettivo che possiamo raggiungere: dipende solo da noi, non dagli avversari. Se andassimo avanti, Treviso, che ha un ottimo sistema di gioco, o Ferentino, che può contare su elementi esperti, sarebbero comunque due belle gatte da pelare

Cosa vi siete detti dopo l’infortunio di Flowers? Non c’è bisogno di parlarsi, basta guardarsi negli occhi, da uomini. Ognuno sa che deve dare qualcosa in più, sta funzionando, vediamo per quanto. Non so se siamo tra i favoriti, ma stiamo giocando sempre meglio e in queste partite ci siamo resi conto che tutto dipende solo da noi.

Secondo i pessimisti, non segnerete sempre 13 bombe come in gara 2. Le triple sono un’arma letale su cui ci siamo allenati e in cui per ora siamo costanti, ma il nostro punto forte è la difesa. Se metteremo meno bombe, difenderemo ancora meglio.

Conterà il fattore campo? Tantissimo, se è il nostro: in casa il miglior rimpiazzo per Flowers sarà il tifo. Ci dà coraggio e voglia per fare sempre qualcosa in più, e sono felice che i tifosi si siano così affezionati a me.

Secondo Boniciolli avrebbe potuto avere una carriera diversa. Ha rimpianti? Sono contento della carriera fatta finora, ho sempre scelto posti in cui ero apprezzato e tutelato, dove poter essere uno importante. Poi grandi squadre non sono mai venute, ma neppure le ho cercate. So di essere etichettato come una testa di c…, uno sempre rotto, va bene, non importa. Quando vedo persone che non mi piacciono, che non sanno gestire, che allenano male, non riesco a stare zitto, è il mio problema. Il coach dice che ho un carattere difficile, e ha ragione. Ma lui sa gestire bene me e io so gestire bene lui. Funziona.

Stupito dei playoff che stanno facendo ragazzi come Candi e Campogrande? Ai miei tempi era dura trovare chi puntasse su di te da giovane, ora è più facile, e con Boniciolli ancora di più. Ma loro sono bravi perchè hanno faccia tosta, non han bisogno di tanti consigli, sanno sfruttare al meglio ogni secondo. Il coach sta dando alla Effe un patrimonio per il futuro.

Il futuro di Amoroso sarà biancoblu? Ora penso solo a vincere. Poi si vedrà tutto il resto.

Da ex bianconero come commenta la retrocessione della Virtus? Ho un amico che gioca lì. Credo che non stia passando un gran periodo. Preferisco non fare commenti.

Con Caserta s’è lasciato male, con la Virtus pure: chi sfiderebbe l’anno prossimo in A1? Per il pubblico sarebbe bello fare il derby, a me cambia poco: tanto i fischi li prendo lo stesso.

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