Grazulis: felice di essere qui. Sono un coltellino svizzero, so fare tante cose
Andrejs Grazulis - che dalla prossima settimana si allenerà col gruppo - è stato presentato ai media nella sede di Bonfiglioli SPA di Calderara di Reno.
Le parole degli intervenuti.
Sonia Bonfiglioli - Abbiamo definito un modello nuovo con Luca. Noi siamo due aziende del territorio, lo sport e il basket è uno sport bello, pulito, uno stimolo per tanti giorni. I ragazzi oggi giocano a basket. Il mio auspicio è quello di ampliare la partnership e spero che altre aziende decidano di sostenere la Virtus.
La Bonfiglioli è un'azienda storica del territorio, mio padre l'ha fondata nel 1956. Siamo radici, presente e futuro, in un contesto in cui si vince insieme. Ospitare la Virtus è un orgoglio e un piacere. La nostra vera forza sono le persone di questo territorio. Noi siamo tanto critici come italiani, ma non è che fuori siano tanto meglio. Non ci rendiamo conto di quanto siamo apprezzati fuori. E nello sport abbiamo vere e proprie eccellenze, come la Virtus.
Luca Baraldi - Queste sono le parole più belle che un AD può sentire relativamente all'azienda che amministra. La Virtus è solo momentaneamente del dottor Zanetti e del dottor Gherardi, ma è del territorio. E abbiamo fatto un'analisi, oltre il 40% dei dipendenti delle aziende del territorio sono tifosi Virtus. Io speravo mi dicessero oltre il 50%... presentiamo un giocatore importante come Grazulis e andiamo verso un'integrazione con le aziende. Vogliamo esportare questo modello, anche di welfare aziendale con il ticketing all'interno. E se qualcuno ci copia, siamo contenti.
Paolo Ronci - Presentare i giocatori nelle aziende noi vediamo gli ambienti di lavoro, e vediamo ambienti belli ed eleganti. E abbiamo l'idea di replicarli nel nostro ambiente. Lavorare in un contesto così spinge tutti noi a dare il massimo, per ritornare indietro qualcosa a chi si prende cura di noi.
Oggi presentiamo Grazulis, ancora non l'abbiamo visto, se l'è presa un po' calma nel recupero. La prossima settimana si unirà alla squadra e poi sarà in campo. E' quel tipo di giocatore di cui non si parla tanto, ma sa fare tante cose utili per la squadra. Credo che il popolo virtussino imparerà ad amarlo, è generoso e sa fare tante cose. Ha grande abilità al tiro, fortemente voluta dal coach. E ha l'esperienza che serve per stare in un gruppo con il nostro, ha giocato un mondiale da protagonista proprio con coach Banchi. Siamo molto felici di averlo con noi. Giocherà in Supercoppa? Lui inizierà la prossima settimana con la squadra, credo sarà valutato giorno per giorno con molta cautela.
Andrejs Grazulis -Sono felice di essere qui, e di poter finalmente iniziare ad allenarmi con la squadra dalla prossima settimana. Finora mi sono allenato da solo, ma non vedo l'ora di iniziare la stagione, già dalla Supercoppa.
L'anno scorso è stata una buona stagione, ma è finita con un infortunio, che fa parte del gioco. Non so cosa aspettarmi da questa stagione, non vedo il futuro. Lavorerò giorno per giorno in allenamente, e vediamo cosa succederà. Il mio idolo? Printezis. E' una leggenda, amavo il suo stile di gioco, tanta efficacia ed energia.
L'importanza di Luca Banchi? Lo conosco dalla Nazionale, conosco il suo sistema, ed è stato importante nella scelta. Ma per ora non abbiamo parlato di ruoli o altro, perchè non mi sono ancora allenato con la squadra. La cosa principale fino ad ora era tornare in salute.
L'Eurolega? Negli scorsi 5 anni ho lavorato per arrivarci, era un mio obiettivo. La cosa più importante è giocare, fare il meglio che posso. E sperare di vedere i tifosi felici. Ogni anno ho giocato in maniera diversa, a seconda di cosa mi ha chiesto il coach e delle caratteristiche dei compagni. Conoscendo il coach, ho un'idea di cosa può chiedermi. Posso dire di essere un tiratore, apro gli spazi, anche se non sono di certo il miglior tiratore della squadra. Sono un coltellino svizzero, so fare tante cose.