Il duello tra Virtus e Milano sarà anche il duello tra gli italiani. Viste le regole in essere (minimo 6 su 12 a roster) e le partite ravvicinate, avere giocatori italiani validi è fondamentale. L'anno scorso la differenza in tal senso fu grande a favore della Segafredo, e Milano in estate è corsa ai ripari con l'ingaggio di un giocatore di altissimo livello come Nicolò Melli, oltre che prelevando Pippo Ricci proprio dalla Virtus. In corso d'opera poi è arrivato l'acquisto del sorprendente Tommaso Baldasso dalla Fortitudo, vista la squalifica di Ricky Moraschini. La Segafredo ovviamente non è stata ferma, in estate è arrivato Niccolò Mannion e a stagione in corsa uno dei migliori italiani in circolazione, ovvero Daniel Hackett.

Al momento questa è la situazione.
La Virtus schiera regolamente a roster Marco Belinelli, Daniel Hackett, Niccolò Mannion, Amar Alibegovic, Alessandro Pajola e Amedeo Tessitori. Questi sei stanno in campo complessivamente 107 minuti di media e producono 47 punti di media. In più, pronto come backup in caso di infortuni, c'è Michele Ruzzier, che ha sempre risposto presente quando è stato chiamato in causa in stagione.
Milano schiera Nicolò Melli, Gigi Datome, Tommaso Baldasso, Giampaolo Ricci, Paul Biligha e Davide Alviti. I sei stanno in campo 93.7 minuti di media e producono 37.9 punti.

I freddi numeri dicono che gli italiani della Virtus stanno più in campo e producono più punti. E questo potrebbe essere un piccolo vantaggio per le Vu Nere. Poi, in una serie di finale, conteranno anche altre cose, tra cui l'esperienza.

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