L'ex capitano della Virtus Gus Binelli è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio in merito alla stagione bianconera.
Ecco un estratto delle sue parole.

Tutto sommato la ritengo una buona stagione, peccato aver fallito l'obiettivo dei playoff, ma alla fine il risultato è buono, un 6 in pagella glielo do sicuramente. Almeno quello sono riuscito a darlo. Bisogna valutare tante cose, per esempio quante partite sono state giocate al completo, pochissime.
Gli americani non hanno inciso come potevano, soprattutto Lafayette che è un buonissimo giocatore ma non ha reso per quanto ci si aspettasse. Non solo, nell'ultimo periodo la sfortunata assenza di Umeh ha avuto un peso specifico notevole, spero abbia recuperato, intanto alla squadra è mancata molto la sua presenza.

Tra pochi giorni si festeggerà il ventennale del "tiro da quattro". Eh, quel tiro. Ricordo la vittoria bellissima, una finale strana, tranne l'ultima par- tita si vinse solo in trasferta. E' stata diversa dalle altre, la prima volta che lo scudetto si assegnava con un derby, l'atmosfera in tutta Bologna, e non solo, era davvero speciale.
Quel clima... mi manca molto, non è più come una volta, non tanto per le vittorie, quelle vanno e vengono. Ma l'ambiente, gli sfottò in giro, ho tanti amici fortitudini, quanto ci divertivamo a prenderci in giro. Spero che una volta risalita in A la Fortitudo, si ritomi a quei tempi.
La Virtus punta in alto? Per ora leggo tanti nomi, sono sicuro che lavoreranno per migliorare. Se si va in Europa a giocare la coppa dovranno fare una buona squadra. Ho tanta fiducia in questa proprietà, Zanetti la vuol far crescere, riportandola nelle zone alte della classifica in Italia e nel prestigio europeo.
Nomi da consigliare? Ce ne sarebbero tantissimi, due o tre in particolare. Un Melli, un Datome, italiani che sarebbe importante tornassero a giocare in Italia.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91