Beffa notevole per la Virtus, che dopo aver condotto per 39 minuti, e anche di 15 di punti, si è lentamente spenta nel secondo tempo e ha perso col Partizan, arrivando al finale punto a punto e sbagliando tutti i possessi decisivi, in attacco e in difesa, oltretutto sprecando un +8 a 5’ dalla fine e addirittura iniziando l’ultimo minuto sul +4..
Davanti a Sasha Danilovic, accolto da un’ovazione, è stata una partita di livello altissimo, giocata per 25’ molto bene dalla Segafredo. Il Partizan poi è salito di colpi, con la difesa di Mosley e i canestri di Walden - come all’andata rebus insolubile per la difesa bianconera - mentre la Virtus, anche per i problemi di falli di vari giocatori (Weems su tutti), ha trovato ben poche alternative all’uno contro uno di Teodosic (24 e 10 assist), arrivato alla fine comprensibilmente in riserva. I 33’ in campo per lui e i 35’ per Markovic sono il segno che a questo livello un po’ di alternative sono mancate. Anche 19 palle perse, citate da Djordjevic, per la prima sconfitta casalinga dell’anno, decisa sicuramente da episodi, ma l’impressione è che per competere a questo livello manchi ancora qualcosa. Il Partizan ha un roster magari con meno punte di talento, ma con 12 giocatori 12, e ha saputo reagire senza problemi anche all’infortunio di Gordic. Si parla ovviamente del massimo livello europeo, perchè ieri è stata una partita di livello Eurolega, per livello, intensità e tensione.

A questo punto. per la Virtus la qualificazione ai quarti di finale si deciderà tra un mese. Con il Partizan già qualificato e primo, Virtus e Darussafaka si giocheranno il secondo posto in Turchia il 4 marzo. Sarà una finale secca, in pratica. Chi vince avanza, chi perde va a casa. Da qui ad allora ci sarà tanto tempo, e tante partite in mezzo, iniziando dalla Coppa Intercontinentale (si gioca già domani), e andando avanti con la Coppa Italia.

(foto Virtus Pallcanestro)

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