Dopo il ritrovato sorriso in terra siciliana con due punti preziosi conquistati al PalaMoncada sul parquet di Agrigento, la Neupharma Virtus Imola ha voglia di confermarsi e regalare una gioia anche ai propri tifosi nella sfida interna contro la Virtus Ragusa. La palla a due è in programma sabato 02 novembre alle ore 20.30, con i cancelli del PalaRuggi che verranno aperti come di consuetudine un'ora prima dell'inizio del match. Una sfida sulla carta alla portata dei gialloneri anche se abbiamo visto che in questo campionato è vietato sottovalutare ogni avversario. I siciliani sono in fondo alla classifica del girone A con appena due punti ottenuti e sono reduci dal ko interno contro Omegna con il punteggio di 69-84.

Prima dell'imminente tour de force e di un calendario di novembre ricco di impegni, abbiamo approfittato della settimana "lunga", per scambiare quattro chiacchiere con il direttore generale della Neupharma Virtus Imola, Gabriele Torreggiani.

Direttore Torreggiani, la Virtus è finalmente tornata a sorridere con una prestazione da applausi... Quanto c'era bisogno di questa vittoria nell'ambiente giallonero?

Siamo molto soddisfatti della prestazione della squadra, al di là dell'importantissima vittoria. Abbiamo meno punti in classifica di quelli che abbiamo meritato e aver raggiunto questo successo fuori casa in un campo dove è difficile andare a vincere e dove c'è tradizione è fondamentale. Giocavamo contro una squadra ottima e con ambizioni, aver trovato questi due punti ha fatto bene alla classifica. Una classifica che, a oggi, è un po' più giusta rispetto a quella della settimana scorsa. Più che l'ambiente, ne ha giovato la fiducia e il credere in un progetto che stiamo portando avanti con grande impegno e senza mai risparmiarci da questa estate. Ogni giocatore e ogni elemento può essere determinante per il raggiungimento dei propri obiettivi.

Abbiamo visto un Vaulet in formato super contro Agrigento. È questo il giocatore che dobbiamo aspettarci? Aveva solo bisogno di ambientarsi?

La prestazione di Santiago è il frutto di un'ottima prestazione corale di tutta la squadra. Lui ha fatto vedere in maniera convincente cos'è in grado di fare a questo livello. Noi lo sapevamo già che era così e siamo convinti che si ripeterà. Ha avuto fino a oggi delle prestazioni altalenanti, ma non eravamo preoccupati. Lui è un professionista, sa come funziona e non si è mai abbattuto. Ha sempre lavorato duro nel corso delle settimane proprio perché sa bene che ci sono dei momenti in cui la palla entra e altri in cui può non entrare. Questo non dipende da nulla, è sempre stato così per gli attaccanti. Partite del genere fanno bene a lui e al suo morale per l'impegno che mette ogni giorno. 

Novembre sarà un mese caldissimo con ben 6 partite, con la ciliegina finale del derby. Cosa sarà importante in queste settimane?

Tutto il campionato sarà ricco di partite ravvicinate. È presto per pensare al derby. In questo momento dobbiamo pensare alla partita di sabato con Ragusa perché ci serve un'altra buona prestazione di squadra e soprattutto una grande prestazione difensiva. Quella che è la strada da percorrere l'abbiamo capita e lo abbiamo dimostrato nell'ultima sfida. L'importante è proseguire in questa direzione, una gara alla volta le affrontiamo tutte rimanendo concentrati su chi abbiamo davanti.

Sabato si torna in casa, contro Ragusa: vuole lasciare un messaggio per i nostri tifosi gialloneri?

Sabato incontriamo un'altra squadra che viene dalla Sicilia e che ha una posizione in classifica che non rispecchia minimamente quelle che sono le sue potenzialità. Hanno giocatori offensivi di talento enorme. Noi dobbiamo approcciare questo match allenandoci bene e cercando ogni volta di limare i dettagli e gli errori che possiamo commettere. Se non scendiamo in campo nel migliore dei modi, la sfida potrebbe prendere una piega complicata. Dobbiamo avere lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto domenica: difendere in modo compatto e intenso per tutti i quaranta minuti e giocare in attacco la nostra pallacanestro. Siamo sulla strada giusta. Non dobbiamo fare un passo indietro, ma ne dobbiamo fare uno in avanti. Ai tifosi della Virtus non devo chiedere nulla: loro sono sempre molto presenti. Il vero tifoso della Virtus è vicino alla squadra sempre, anche nei momenti in cui le cose non vanno al meglio. Il campionato è fatto di 38 partite, è un percorso molto lungo che comprende anche degli alti e bassi. Chi ama la Virtus sa questa cosa ed è sempre presente a incitare la squadra e lo staff tecnico. Sono tutte persone che meritano la fiducia e il rispetto. La loro serietà e la loro dedizione è totale, curano i dettagli ogni volta e questa è la verità. Crediamo che questo debba essere il segno distintivo di squadra e staff nei confronti dei tifosi. So che ci staranno vicini anche nei momenti difficili perché è lì che si farà la differenza anche a livello di tifoseria. Sabato saranno l'uomo in più in campo come ogni volta. Le partite si possono vincere o perdere, quel che è certo è che tutti dal primo all'ultimo mettono sempre il massimo impegno ogni giorno.

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