Carlo Recalcati è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Considerando i cambiamenti che ha operato sul mercato, la Fortitudo potrà dare fastidio alle grandi. Sono state fatte scelte precise e molto interessanti, come quella di affidare la regia a tre giocatori italiani, e sono arrivati due stranieri come Banks e Happ, che nella scorsa stagione hanno dimostrato di poter elevare il rendimento della squadra in cui giocano. In più sono state confermate alcune certezze come Aradori e Mancinelli. Ci sono tutti i presupposti affinché la Fortitudo possa posizionarsi a ridosso delle prime quattro o cinque del campionato.
Sacchetti e Aradori? Io non ho mai visto un allenatore e un giocatore intelligenti avere problemi, pur avendo avuto trascorsi burrascosi per i reciproci ruoli. Quando si parla di Nazionale, è normale che allenatore e giocatore abbiano visioni diverse.
Rischi in regia? È un rischio calcolato. Sacchetti gioca una pallacanestro con situazioni in transizione in cui tutti diventano play. Non gioca per quaranta minuti con il classico regista che porta la palla e deve impostare l’azione.
La Supercoppa? È una iniziativa intelligente che può permettere alle squadre di serie A di organizzare un precampionato di una certa consistenza.
La Virtus? Ha cambiato poco. I punti di forza sono gli elementi di qualità che ha confermato e il livello dei nuovi arrivi, che sicuramente hanno permesso un miglioramento di tutto il roster. Meriterebbe l’Eurolega, anche se le logiche vanno al di là del merito.
La riapertura dei palazzetti? Siamo in un momento in cui non c'è molto da stare allegri. Sono arrivati segnali non buoni come la chiusura delle discoteche, anche se credo che sia più facile controllare l'osservanza delle regole all'interno di un palazzetto che in una discoteca. Il problema è solo uno: il controllo. Noi italiani pensiamo che sia sufficiente mettere regole perchè siano rispettate, ma non è così.
Gli ultras starebbero distanziati? I gruppi ultras hanno codici propri e ammirevoli. Io voglio bene alla Fossa dei Leoni, ad esempio, ma in una situazione così o stanno alle regole come gli altri spettatori o non entrano. Gli Eagles di Cantù hanno rinnovato il loro abbonamento per aiutare la società, ma hanno detto che non entreranno a palazzo fino a quando non potranno stare tutti ammassati a vedere la partita. Non è difficile fare sedere uno spettatore con la mascherina ogni tre seggiolini. Servono controlli. Non si deve sperare nella responsabilità delle persone.
La proposta di Sabatini di testare i tifosi dai tre giorni precedenti? E se il Covid è stato contratto poco prima? Mi dispiace per Claudio, ma non mi sembra una buona soluzione.

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