PAVANI: A GENNAIO VALUTEREMO LA REALIZZAZIONE DI UN'ARENA FORTITUDO. NON ANDREMO ALLA UNIPOL ARENA
Il presidente della Fortitudo Christian Pavani è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco le sue parole:
Sull'aspettarsi la reazione dopo Trieste. Sì. Abbiamo grande fiducia nel gruppo allestito in estate. Quello all'Alma Arena è stato un incidente di percorso. Abbiamo confermato di essere esperti e solidi mentalmente e di avere i giocatori adatti per vincere il campionato.
La presenza di Joey Saputo al PalaDozza. Saputo è un appassionato di basket. Gli stavamo dietro da due anni e domenica ha mantenuto la promessa di venire al PalaDozza. Ha visto che emozioni porta con sé la Fortitudo. Ma non dobbiamo illudere nessuno. Saebbe stupendo che si innamorasse anche del basket. Va aiutato e consigliato affinché ami sempre di più Bologna. E' una persona seria. Ci siamo ridati appuntamento al PalaDozza, compatibilmente con i suoi impegni.
Saputo in Fondazione sarebbe un grande sogno? Domenica non abbiamo parlato di questo.
La Fondazione come procede? Molto bene, stanno entrando ancora soci. A brevissimo avremo novità.
Sulla convivenza con la Virtus al PalaDozza. Tra i due club non c'è alcun problema. E' giusto che ci aiutiamo a vicenda e che ognuno "brandizzi" il PalaDozza coni propri colonnelle partite casalinghe.
C'è ancora l'idea di costruire un impianto per la Fortitudo? In questo momento non esiste un'alternativa concreta al PalaDozza. Ma a gennaio valuteremo la realizzazione di una Arena, un impianto tutto della Fortitudo, con museo annesso. Sicuramente non andremo all'Unipol Arena.
A Torreverde? Potrebbe essere. Prima valuteremo i costi per costruire l'Arena, poi decideremo dove collocarla.
Ci sono trattative con potenziali acquirenti della Fortitudo? Io non ne so niente. Comunque valuterà la Fondazione.
Sulla volontà di salire in serie A già da quest'anno. In due anni dobbiamo salire. Se saremo fortunati, accadrà già quest'anno.
In questo il lavoro di Boniciolli è fondamentale? E' al 99% il capo del progetto. Un coach non si valuta solo per i risultati, ma anche per la sintonia. E quella tra noi due è eccellente. L'essenziale è condividere sempre gli stessi stimoli.
(foto Fabio Pozzati - Fortitudo Pallacanesttro)