Nella sera del ritorno di Sugar al PalaDozza, di sicuro tutti speravano in qualcosa di diverso. Invece contro Brindisi una pessima Virtus è stata battuta, surclassata nel finale e pesantemente contestata dal suo pubblico. Cori e fischi, e fuori c’è stata anche qualche storia tesa tra alcuni tifosi e i giocatori che stavano uscendo. Gli americani non si sono fermati, mentre coach Djordjevic e capitan Aradori si sono intrattenuti coi tifosi per un colloquio di svariati minuti.
Da fuori sembra - in ogni caso - che la stagione sia già finita, mentre mancano ancora quattro giornate di campionato e soprattutto c’è una la Final Four di coppa da giocare. E questo dà bene l’idea di quanto surreale sia la situazione in casa bianconera.

L’impressione è che dopo la splendida qualificazione per le finali di coppa la squadra abbia staccato la testa, e che a nulla stiano valendo i tentativi di coach Djordjevic - che ieri in sala stampa non ha usato mezze misure - di far cessare l’encefalogramma piatto.
E sicuramente non aiuta nemmeno tutto quello che succede fuori dal campo. La settimana scorsa si è parlato più della bravata milanese di cinque giocatori che di basket giocato, ad esempio. E prima sono accadute altre cose che paiono aver distrutto gli equilibri della squadra, che evidentemente erano abbastanza fragili. Un esempio per tutti: l’arrivo di Chalmers (ieri dannoso, ma è un’altra storia) sembra avere colpito Taylor, che da leader della squadra è diventato l’ombra di se stesso. Infine, il doppio turnover a ogni partita non è facile da gestire. E col senno di poi si può dire che aver lasciato in tribuna il miglior attaccante dopo la sterile prova offensiva contro Pistoia è una scelta che non ha pagato.

La morale della favola è che la squadra sembra avviata - Final Four a parte, dove può succedere davvero di tutto - a una rapida conclusione della stagione mancando i playoff per il secondo anno di fila, e all’ennesima rivoluzione estiva nella quale si cambieranno quasi tutti i giocatori. A meno che, ovviamente, non succeda qualcosa che faccia invertire bruscamente la rotta.

(foto Virtus Pallacanestro)

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