Milano e Virtus, Virtus e Milano. Se c’erano dubbi residui sulla differenza di valori tra le due squadre di Eurolega e il resto del campionato italiano, questi playoff li stanno spazzando via. Tutto facile nei quarti - Milano ne lasciata una a Pesaro ma non ha mai rischiato nulla - tutto facile (finora) in semifinale. Sulla polemica tra Ario Costa ed Ettore Messina ognuno potrà farsi l’opinione che vuole, ma la differenza di budget, talento e profondità di roster tra Segafredo, Armani e le altre è enorme e si sta vedendo.
La Virtus - in particolare - finora non ha avuto particolari problemi con la terza forza del campionato. I miglioramenti sono evidenti, sia dal punto di vista della difesa - quello che aveva chiesto Scariolo dopo Brindisi - sia della condizione fisica di vari elementi, Teodosic in primis. Sull’attacco c’è veramente poco da dire, è scintillante con quattro partite su cinque con 100 o più punti.
In più, finora c’è stata la capacità di trovare protagonisti sempre diversi - Abass in gara due, ad esempio - e il netto passo avanti dei due centri. Mickey (soprattutto) e Jaiteh hanno fatto un netto passo avanti, e come ha detto Scariolo hanno riconquistato la fiducia della squadra dopo una stagione con più ombre che luci. In vista della probabile finale, è un ottimo segnale, anche se ovviamente il livello dei lunghi di Milano è tutt’altra cosa rispetto a Brindisi e Tortona. Ma dato che la società ha scelto di non fare innesti - e Scariolo l’ha ricordato anche martedì sera - bisogna trarre il massimo dal materiale a propria disposizione. E il coach bresciano per ora sembra esserci riuscito, sia come scelte di roster che come condizione psicofisica della squadra.

Domani, intanto, si andrà in Piemonte per gara 3. Tortona sarà senza il proprio leader Christon, che ha riportato una lesione alla fascia plantare. La Segafredo cercherà di chiudere subito la serie.

Si gioca domani alle 21.00, diretta Eleven, DMAX, Eurosport 2 e Nettuno Bologna Uno

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