Campobasso, 11 dicembre –

 

Al termine della partita tra Magnolia Campobasso e Virtus Segafredo, voltasi a favore delle V nere, Coach Giampiero Ticchi ha commentato cosi la prestazione della sua squadra:

“Sapevamo che questa sarebbe stata una partita difficile, con tanta fisicità e un pubblico che spinge la squadra. Inoltre venivamo da una trasferta molto dispendiosa come quella ad Atene: dobbiamo cercare di gestire al meglio le energie. Da questo punto di vista le ragazze sono state fantastiche facendo, secondo me, il primo tempo migliore dell’anno, interpretando bene la partita, poi Campobasso ha optato per alcune zone miste che ci hanno appannato. Le ragazze hanno però avuto il merito di restare compatte e sfruttando i nostri punti di forza. La sosta del campionato prevede tante giocatrici in nazionale e ci siamo concentrati sul lavoro individuale e sul riposo, aspetto importantissimo: è importante gestire bene gli allenamenti per sfruttare al meglio lo spazio tra i back-to-back, insieme a tutto lo staff.
L’Eurolega sicuramente per noi è una situazione nuova che cerchiam0 di affrontare nel migliore dei modi: mercoledi andremo su un campo di una squadra che sta facendo molto bene ed ha esperienza in questa competizione quindi dovremo fare del nostro meglio per sfornare una prestazione di livello.
La straniera in più a roster? E’ una domanda molto interessante perchè consente di alzare il livello del campionato a mio avviso: fino a qualche anno fa alcune partite erano più facili rispetto ad altre ma con una straniera in più, ogni campo e ogni squadra diventano difficili. Questo penso che possa migliorare anche le nostre italiane che magari si ritrovano con qualche minuto in meno, ma avendo più competizione davanti, sono costrette a dare di più e questo penso possa spronarle a migliorare.”


In conferenza stampa anche Cheyenne Parker, mvp della partita, si è espressa ai microfoni, giudicando cosi la propria prova e quella delle compagne:

Penso che la chiave della partita sia stata quella di rimanere unite, compatte, con la consapevolezza di avere tutte le carte in mano per poter restare al comando. 
Gli allenamenti? Nel basket ci si allena molto più duramente nella pre season e nella post season, poi durante i back-to-back hai la possibilità di lavorare su quelli che sono gli aspetti legati alla tattica e alla preparazione individuale, proprio perchè il tempo è poco. Il lavoro è principalmente mentale in questo caso, che è un aspetto spesso sottovalutato.
Penso che  il basket europeo, e in particolare quello italiano, sia molto fisico e duro: mi sta piacendo davvero tanto stare qui e fare questa esperienza. Inoltre le arene piene mi piacciono tanto, oggi era bello avere le trombe e i tamburi e infatti quando giochiamo davanti ai nostri tifosi a Bologna sento un’energia extra.”

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