Il concetto, a fine partita, è chiaro: ci sta, perdere a Brescia gara 1, ci sta eccome. Specie se il corso dei 40’ ti ha detto che, tutto sommato, sarebbe bastato davvero poco per indovinare le due o tre cose necessarie per girare quella roba chiamata inerzia che spesso e volentieri è ciò che cambia il corso delle gare, dei campionati, dell’esistenza. Ci sta, eccome: Brescia nei playoff in casa propria non ha mai perso una volta e un motivo ci sarà, è arrivata seconda in regular e un motivo ci sarà, e per i playoff ha preso David Moss e un motivo ci sarà. Quindi, strette di mano, complimenti collettivo, e prima occasione fortitudina per prendere la vittoria esterna indispensabile che è, quindi, mancata.

Poi chiaro: le condizioni in cui gioca Bologna sono tali da ammazzare buoi, tori, minotauri e quel che vi pare in ambito animale. Senza Flowers, con Italiano già acciaccato e ulteriormente ammaccato, con Amoroso che ringrazia chi ha inventato gli antibiotici e Candi che, non dimentichiamo, qualche giorno fa girava a zoppo galletto. E fa bene Boniciolli a ricordarlo, e a far presente come sia già un grande, grandissimo risultato per lui che la gente quasi non ci faccia più caso. E vai te a sapere, con Flowers e con gli altri in condizioni migliori, cosa sarebbe stato di questa serie. Vabbè, ora il problema sarà capire cosa scatterà nei giocatori ora che, per la prima volta in questi playoff, si trovano a dover affrontare una situazione di svantaggio: finora, gara 1 era sempre stata vinta, togliendo subito dalle spalle il problema di dover giocare con il fattore campo a sfavore. E’ una primizia, chissà.

Infine, la questione biglietti. Alla fine, un qualche centinaio di bolognesi è entrato (vedi foto), in particolare quei tanti che avevano acquistato in loco il ticket prima che arrivasse la decisione di chiudere a tutta la regione Emilia-Romagna (dopo i nazisti dell’Illinois, i famosi hooligans fortitudini di Felino o di Cesenatico?). Non sembra ci siano stati assalti, morti o feriti, a prova che, forse, la decisione di segare una intera regione dal palasport è stata, diciamo, frettolosa. Ora da Brescia dicono che i tifosi bresciani devono assolutamente essere presenti al Paladozza: volentieri, è quello che vogliono tutti. Però, riusciamo a fare il pari ed evitare apartheid, domani sera?


Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore - La truppa ha trovato risorse anche in Quaglia (ma noi lo diciamo sempre…) e in Campogrande, a prova che ormai i giocatori sono quasi intercambiabili. Peccato non sia servito, perché purtroppo alla fine le pacche sulle spalle servono a poco.

Ne abbiamo avute di occasioni perdendole - Qualche errore sparso, appunto, tra ingenuità di Montano (non sempre la fortuna aiuta gli audaci) e jelle qua e là. E il Daspo, se possibile, venga dato al parrucchiere fortitudino, non ai tifosi.

Si riparte domani, ore 20.30, diretta Sky.

BONICIOLLI, "E' ANDATA COME MI ASPETTAVO, ORA CERCHIAMO DI EVITARE SBAVATURE". POLEMICA DEL PRESIDENTE DI BRESCIA BRAGAGLIO SUI BIGLIETTI
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE