IL DOPOPARTITA DI CREMONA-VIRTUS
Per una volta, i numeri dicono tutto. Con 91 punti subiti e col record stagionale di 18 (diciotto!) triple incassate, di cui quattro da Johnson-Odom e addirittura sei dal 36enne Drake Diener, in trasferta non si vince mai. Alla fine i timori della vigilia di coach Ramagli si sono puntualmente realizzati: la Virtus ha lasciato che il ritmo fosse dettato dagli avversari, e a parte un breve momento nel secondo quarto si è sempre adeguata al corri&tira. Così facendo la Vanoli diventa una squadra letale, che infatti nel secondo tempo ha di fatto dominato la partita. Il momento migliore dei bianconeri - l’unico in cui per alcuni minuti l’attacco cremonese era stato mandato fuori giri - era coinciso col momento migliore di Marcus Slaughter, che poi ha dovuto lasciare il campo per un doppio infortunio (caviglia prima, ginocchio poi). C’è da sperare che non si tratti di nulla di serio, perché il centro californiano tra tutti i giocatori bianconeri è quello che ha le caratteristiche meno sostituibili. A parte Slaughter, onestamente è dura trovare qualcuno da salvare, soprattutto nel secondo tempo: ci hanno provato (in attacco) Lawson, Umeh e Ndoja, ma dietro hanno pagato tutti. Purtroppo dopo la gran vittoria di Brescia, arrivata soprattutto per merito della difesa, la Segafredo ha approcciato le successive due partite in maniera molto più “soft”. E se con Brindisi l’attacco era bastato per non pagare dazio, a Cremona invece è arrivato un conto molto salato da pagare.
In classifica, la Virtus è ancora quinta a quota 26, raggiunta da Trento che però ha la differenza canestri a sfavore coi bianconeri. Il quarto posto (Avellino a quota 30) è sempre distante quattro punti. Invece due punti dietro, a quota 24, c’è la consueta tonnara: Cremona (con la differenza canestri a favore, e una partita in meno), Sassari, Torino e Cantù. I brianzoli saranno il prossimo avversario bianconero, sabato sera al PalaDozza: inutile dire che le Vu Nere non potranno permettersi passi falsi, e che - contro un’altra squadra dal grande potenziale offensivo - l’approccio in difesa dovrà essere diverso.
(foto Legabasket)