ROBERT FULTZ E SIMONE FLAMINI HANNO APERTO UNA CERVECERIA ITALIANA A BARCELONA
PEPITA CERVECERÍA ITALIANA: ROBERT FULTZ E SIMONE FLAMINI APRONO UN LOCALE A BARCELLONA.
Robert Fultz, play classe 1982 di 192 cm, gioca in Serie A2 Est con la Fortitudo Bologna.
Insieme al suo amico ed ex giocatore Simone Flamini e ad altri due soci, ha aperto da poco a Barcellona la “Pepita Cervecería Italiana”.
Abbiamo fatto due chiacchiere con l’atleta, per parlare della sua iniziativa.
Robert, come nasce l’idea?
«Da quattro amici. Io, Simone Flamini e i fratelli Cesaroni di Pesaro. Siamo tutti appassionati della birra di qualità e abbiamo voluto aprire un piccolo avamposto del gusto italiano in Spagna, a Barcellona».
Vi siete gettati a capofitto o avete agito passo dopo passo?
«Abbiamo valutato le cose per bene in due anni di gestazione del progetto. Simone e Fabio Cesaroni hanno già un locale affermato a Pesaro in cui si può bere ottima birra artigianale, quindi siamo partiti potendo contare sulla loro esperienza».
Come avete proceduto?
«Dopo averne parlato tutti insieme, abbiamo passato le ultime due estati a Barcellona per vedere locali e pensare a quale potesse essere il più adatto per il nostro progetto. Siamo stati molto scrupolosi nell’individuare la collocazione logistica, che ritengo sia un buon inizio per un locale in cui la gente passa del tempo libero a bere e mangiare».
E qual è stato il risultato di due estati dedicate alla ricerca del posto?
«Calle Wellington 52. Un posto incantevole vicino allo zoo, con la zona universitaria a due passi e tanto verde. Inoltre, siamo proprio davanti a una via che i residenti usano per andare al mare che è lì vicino o fare jogging. Ci è sembrato il posto migliore, fra quelli valutati, perché ha una grande pace e dei colori fantastici».
In Spagna, nel paese della cerveza, con una proposta di birra italiana di qualità. Una bella sfida…
«Siamo certi della qualità del prodotto, potendo contare sulla partnership con il Birrificio Italiano, azienda che realizza birre artigianali da 20 anni e che ci ha permesso di creare 8 linee di birra artigianale delle quali 5 fisse e le altre a rotazione. Ovviamente, in mezzo a queste birre così buone abbiamo abbinato panini gourmet e originali realizzati dal cuoco che abbiamo ingaggiato. Come nel basket, anche nel settore della ristorazione vinci se hai i giocatori giusti e noi abbiamo voluto persone in grado di “fare canestro”».
Quando avete aperto e come sta andando?
«Abbiamo aperto l’8 settembre 2017 e, nonostante un calo turistico a Barcellona apprezzabile fra il 30 e il 40%, a causa dei ben noti fatti politici, devo dire che stiamo andando bene. La gente ci apprezza e crediamo che sia un progetto giusto».
Sei un giocatore di basket che ha diversificato…
«Sì, grazie a Simone e ai fratelli Cesaroni. La nostra Pepita è davvero qualcosa di prezioso nel bel mezzo di Barcellona e non parlo soltanto della qualità delle birre e del cibo, ma anche di quanto è bello il locale, realizzato da Francesco Cesaroni, che è architetto e ha davvero fatto un capolavoro».
Evviva la Pepita, allora…
«Evviva! Speriamo diventi una piacevole tappa per gli italiani amanti di basket e birra che passano per Barcellona».
FACEBOOK - Pepita Cervecería Italiana
https://www.facebook.com/Pepita-Cervecería-Italiana-282930285536802/
Robert Fultz, play classe 1982 di 192 cm, gioca in Serie A2 Est con la Fortitudo Bologna.
Insieme al suo amico ed ex giocatore Simone Flamini e ad altri due soci, ha aperto da poco a Barcellona la “Pepita Cervecería Italiana”.
Abbiamo fatto due chiacchiere con l’atleta, per parlare della sua iniziativa.
Robert, come nasce l’idea?
«Da quattro amici. Io, Simone Flamini e i fratelli Cesaroni di Pesaro. Siamo tutti appassionati della birra di qualità e abbiamo voluto aprire un piccolo avamposto del gusto italiano in Spagna, a Barcellona».
Vi siete gettati a capofitto o avete agito passo dopo passo?
«Abbiamo valutato le cose per bene in due anni di gestazione del progetto. Simone e Fabio Cesaroni hanno già un locale affermato a Pesaro in cui si può bere ottima birra artigianale, quindi siamo partiti potendo contare sulla loro esperienza».
Come avete proceduto?
«Dopo averne parlato tutti insieme, abbiamo passato le ultime due estati a Barcellona per vedere locali e pensare a quale potesse essere il più adatto per il nostro progetto. Siamo stati molto scrupolosi nell’individuare la collocazione logistica, che ritengo sia un buon inizio per un locale in cui la gente passa del tempo libero a bere e mangiare».
E qual è stato il risultato di due estati dedicate alla ricerca del posto?
«Calle Wellington 52. Un posto incantevole vicino allo zoo, con la zona universitaria a due passi e tanto verde. Inoltre, siamo proprio davanti a una via che i residenti usano per andare al mare che è lì vicino o fare jogging. Ci è sembrato il posto migliore, fra quelli valutati, perché ha una grande pace e dei colori fantastici».
In Spagna, nel paese della cerveza, con una proposta di birra italiana di qualità. Una bella sfida…
«Siamo certi della qualità del prodotto, potendo contare sulla partnership con il Birrificio Italiano, azienda che realizza birre artigianali da 20 anni e che ci ha permesso di creare 8 linee di birra artigianale delle quali 5 fisse e le altre a rotazione. Ovviamente, in mezzo a queste birre così buone abbiamo abbinato panini gourmet e originali realizzati dal cuoco che abbiamo ingaggiato. Come nel basket, anche nel settore della ristorazione vinci se hai i giocatori giusti e noi abbiamo voluto persone in grado di “fare canestro”».
Quando avete aperto e come sta andando?
«Abbiamo aperto l’8 settembre 2017 e, nonostante un calo turistico a Barcellona apprezzabile fra il 30 e il 40%, a causa dei ben noti fatti politici, devo dire che stiamo andando bene. La gente ci apprezza e crediamo che sia un progetto giusto».
Sei un giocatore di basket che ha diversificato…
«Sì, grazie a Simone e ai fratelli Cesaroni. La nostra Pepita è davvero qualcosa di prezioso nel bel mezzo di Barcellona e non parlo soltanto della qualità delle birre e del cibo, ma anche di quanto è bello il locale, realizzato da Francesco Cesaroni, che è architetto e ha davvero fatto un capolavoro».
Evviva la Pepita, allora…
«Evviva! Speriamo diventi una piacevole tappa per gli italiani amanti di basket e birra che passano per Barcellona».
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