Renato Albonico, ex playmaker della Virtus e "spalla" televisiva nelle partite bianconere su TRC, è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio.

Io spero in Luca Banchi. Con la globalizzazione del gioco, tutti usano il pick and roll, un basket molto simile, senza più ruoli definiti in modo rigido, tutti devo saper far tutto. Allora, più che il lato tecnico oggi conta quello gestionale, come trattare i giocatori. Perché se uno sta bene rende di più. Qualche anno fa regnava la strategia della tensione, io credo che invece se uno si trova a suo agio in una determinata società, in un gruppo, in un contesto di squadra e città, se quando esce dall'allenamento pensa di aver imparato qualcosa e, come capitava ai miei tempi, non vede l'ora di riallenarsi coi compagni, cambia tutto. Sentire di aver fatto una cosa bella, come è lo sport, ti aiuta a dare il meglio. E quindi spero arrivi un coach in stile Virtus, con un comportamento in linea rispetto alla tradizione di Bologna e della società. Luca Banchi sarebbe quel profilo. Ha lo stile Virtus e sa trattare i giocatori, tornerà quasi sicuramente in Italia e spero sia a Bologna.
La piazza sembra comunque fiduciosa? Bisogna avere un po' di pazienza, attendere l'insediamento totale. Dalla Salda è appena arrivato, il ds Martelli arriverà, bisognerà definire il budget con precisione, tempi tecnici diciamo. A Trinchieri ho creduto poco, è uno di quei 20 allenatori in Europa da 1 milione di euro per tre anni, un investimento grossissimo che può influire sulla costruzione della squadra. Cerca sicuramente un club di fascia alta. Anche se l'appeal della storia Virtus resta. Mi auguro che ancora venire a Bologna, piuttosto che andare in un altro posto, faccia la differenza. Alla mia epoca era così. Se non fossi venuto, al ritorno a Venezia i miei amici mi avrebbero insultato.
Un altro nome che gira è Buscaglia. E' in finale, avrà altro per la testa ora, ci vorrà tempo. Anche perché tutti sono alla ricerca di tecnici o giocatori, tutti vogliono Flaccadori o Peric, bisognerà vincere diversa concorrenza e magari celare i veri obiettivi dietro ad altri.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
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