Stefano Gentile, pronto all'esordio in campionato dopo aver recuperato dall'infortunio muscolare, è stato intervistato da Luca Sancini su Repubblica.

Facciamo gli scongiuri del caso ma sono pronto a giocare, e non vedo l'ora di cominciare.

Sul suo ruolo di "ponte" tra i vecchi e i nuovi. Fa parte del mio ruolo, far sì che tutti siano contenti, coinvolti, che stiano sul pezzo. Mi aiuta il fatto che conosco il sistema e so bene quello che vuole il coach Ramagli. Questo può servire nel rapporto con i ragazzi nuovi. Ci sono tante componenti da tenere insieme in una squadra. Diciamo che io sono quello che unisce i puntini.

Sulla Virtus. Una squadra di giocatori con grande spessore, gente che gioca in Nazionale e ha fatto l'Eurolega. E pure qualche giovane interessante. C'è un bilanciamento giusto.

Dove si colloca Stefano Gentile in campo. Nello stesso ruolo che ho fuori. Ramagli mi ha chiesto di fare ordine, di tenere insieme la squadra. Anche a me, come a tutti, piace prendermi talvolta una conclusione in più o un tiro fuori dagli schemi. Ma è meglio un tiro in meno e un passaggio o un tuffo in più, se serve alla squadra.

Com'è giocare con suo fratello Alessandro. A livello umano anche divertente. Abbiamo sempre passato le estati assieme, sin da piccoli, per cui vederci adesso tutti i giorni ci fa sembrare di trovarci sempre in vacanza. Ed è bello condividere un progetto come quello che ha la Virtus. Ale è partito forte, è vero, ma non mi sorprende. Avevo visto la voglia che ci ha messo subito, si da questa estate.

IL PREPARTITA DI VIRTUS - SASSARI
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91