(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

La sconfitta di domenica a Cento ha portato il mondo Fortitudo a scoprire l'acqua calda, ovvero che la squadra è corta e che, in mancanza dei titolari, non sempre si può ottenere dai cambi quella qualità a cui Attilio Caja a fine gara ha fatto riferimento. In dichiarazioni dove ha preferito evidenziare quindi le mancanze dei presenti, che non le problematiche degli assenti (Aradori) o dei fortemente limitati (Bolpin e Freeman), in una nuova puntata del lungo serial sul roster e sul fatto che non tutti siano all'altezza dei primi.

La situazione

Con la società - anche Gentilini ieri lo ha ripetuto - che continua a dire di essere pronta a qualche azione sul mercato quando ci sarà bisogno e, soprattutto, quando le idee saranno chiare, che la squadra possa non rendere al meglio con le limitazioni avute domenica scorsa non è nemmeno una notizia. Ma, avendo questa Fortitudo perso 4 partite su 20, ecco che è il risultato non positivo, per una volta, ad esserla, una notizia. Aprendo quindi fronti di dibattito che mai sono stati celati: i titolari sono forti e se c'è qualche defezione nascono piccole crepe, i cambi non sono forti e, a quanto pare, una vera e propria crescita da inizio stagione non c'è stata. Buona volontà ma anche troppa confusione (e percentuali figlie dell'insicurezza) da parte di Conti, gli alti e bassi di Morgillo, le indecisioni di Panni, le poche garanzie di Sergio e il poco spazio di Giordano, per non parlare del quasi inutilizzato Taflaj. Niente di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire.

Le ipotesi

La cosa interessante è capire cosa si voglia davvero fare, e cosa si voglia davvero cercare: Caja è passato dal mi mandano nei matti al qui non so chi potrebbe entrare in un gruppo così rodato al scusate per la qualità dell'altro ieri, continuando in un alternarsi di bastone e carota che, evidentemente, non ha portato la squadra ad un allungarsi anche come garanzie di rendimento. Il mercato parla da mesi di ricerche nel campo esterni e lunghi: segata l'ipotesi Woldetensae, ritenuto forse troppo “ingombrante” per una squadra che ha bisogno di rinforzi e non di stravolgimenti, si aspettano le prossime settimane per capire dove e quando muoversi. Non dimenticando, se vogliamo, che con questi si è ottenuto un 16-4 di record non previsto a inizio anno. Ma è anche vero che continuare a pensare obiettivo playoff, dopo quello che ha detto il campo, sarebbe un po' riduttivo. Il campo ha detto che si può pensare a sognare sogni un po' più brillanti. E allora, perchè non farlo?

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