L’Emilia-Romagna si aggiudica, contro il Friuli Venezia Giulia, la seconda gara del “2° Trofeo Madonna del Ponte” e si qualifica per la finale 5°-6° posto. Una vittoria importante per i biancorossi che dovevano reagire dopo lo stop della partita d’esordio con la Puglia. L’infortunio a Mercatante aveva fatto pensare ad un esito diverso, ma il gruppo ha trovato risorse in teoriche seconde linee come Nonni e Maestri. Adesso, per chiudere con un sorriso, bisognerà superare l’ostica Toscana.

Domenica 15 settembre, sono in programma le quattro finali:

LIZZANO IN BELVEDERE

Ore 09.30 7°-8°: Friuli Venezia Giulia-Marche

PORRETTA TERME

Ore 10.00 5°6°: Emilia Romagna-Toscana

Ore 15.30 3°-4°: Puglia-Veneto

Ore 17.30 1°-2°: Lazio-Lombardia

 

FRIULI VENEZIA GIULIA – EMILIA ROMAGNA 57-71

(14-22; 39-38; 53-54)

FVG: Pugliese 10, Jogan 2, Bellantoni 6, Braini, Petrei 5, Krizman 4, Finatti 4, De Stefani 2, Scian 15, Giani, Agnolin 9, Cecutti. All. Donati.

Emilia-Romagna: Lacchei 3, Zaffarani 9, Midulla 7, Biancoli 2, Giannico 3, Negrini 12, Rambelli 10, Nonni 12, Iorga, Maestri 10, Biolchini, Mercatante 3. All. Catrambone.

L’Emilia-Romagna si riscatta e vince, soffrendo, contro il Friuli Venezia Giulia e disputerà, domenica mattina a Porretta Terme, la finale 5°-6° posto contro la Toscana. Per i biancorossi menzioni speciali per i lunghi Nonni e Maestri, che sono stati determinanti nell’ultima, decisiva, frazione.

L’Emilia-Romagna era scattata meglio dai blocchi (2-8 e 8-15) grazie a Rambelli e ad un buon lavoro a rimbalzo, merito, in primis, di Mercatante (out, poi, per infortunio). L’onda lunga proseguiva fino al 20-31 del 14’, ma, improvvisamente, la difesa veniva costantemente bucata dagli 1vs1 dei gialloblu. Pian piano, il Friuli Venezia Giulia si riportava sotto e sorpassava, meritatamente, col play Pugliese (36-34), autore di 8 punti nel quarto. Terza frazione e la difesa dei biancorossi tornava a farsi valere. Massimo allungo sul 42-47 (tripla di Midulla), ma i momenti di sbandamento proseguivano e sulla sirena “gli ospiti” si riportavano a contatto (53-54). I lunghi tentacoli di Nonni aiutavano l’Emilia-Romagna nelle prime curve dell’ultimo quarto. Anche Maestri si faceva valere, mentre il FVG si spegneva minuto dopo minuto. Alla fine, il divario era ingeneroso per la formazione di coach Donati, ma il merito va ad una selezione, quella di casa, che è cresciuta nel momento decisivo del match.

MARCHE – TOSCANA 37-80

(8-28; 20-44; 27-68)

Marche: Caporaso 2, Montesi 4, Dragomanni, Montanini 1, Ricci 3, Acciarri 6, Latini 2, Accattoli, Palumbo 6, Bedini 2, Conti 6, Oltolini 5. All. Bertoni.

Toscana: Paoli 3, Mele 6, Boscolo 8, Fredianelli 11, Bettini 6, Branchetti 7, Capodagli, Risaliti 12, Ciccarone 9, Calvi 12, Naldi 2, Harabagiu 4. All. Cotza. 

Pronto riscatto della Toscana che, dopo il ko patito all’ultimo respiro contro il Veneto, si è resa protagonista di una prova di forza contro le Marche, battute con un perentorio 80-37; a brillare per la formazione guidata in panchina dal duo Cotza-Vercesi è stato il collettivo, che ha portato in doppia cifra tre giocatori (12 punti a testa per Calvi e Risaliti). La Toscana ha subito schiacciato sul pedale dell’acceleratore con le triple di Fredianelli e Risaliti, raggiungendo la prima doppia cifra di vantaggio sul 13-2. Anche in difesa la macchina biancorossa ha però funzionato alla perfezione, concedendo soltanto 8 punti nei primi 10’ alle Marche che, nonostante una prova coraggiosa, non hanno trovato le giuste contromisure per fermare gli avversari, capaci di far correre il tassametro del loro vantaggio fino all’80-37 finale.

LAZIO – PUGLIA 95-71

(31-14; 49-39; 70-56)

Lazio: Rebernik 2, Pollastrelli 2, Varanese 15, Mazzanti 6, Polisena 18, De Benedictis 1, Longo 2, Rotondo, Asci 2, Ilardi 34, Pasquazi 13, Pisco. All. Montesi.

Puglia: Rutigliano 6, Netti 2, Dashja, Spescha 2, Di Vagno 19, Di Filippo, Procaccio, Forte, Guerrieri 11, Todisco, Lovero 4, Vuovolo 27. All. Spontella.

Il Lazio è la prima finalista del “2° Trofeo Madonna del Ponte”. Vittoria meritata per i ragazzi di coach Montesi che hanno ipotecato il match nei primi dieci minuti, riuscendo, poi, a gestire il vantaggio nei successivi trenta, nonostante la tenacia della formazione pugliese. Palma del migliore in campo ad Ilardi, assolutamente inarrestabile in ogni posizione del campo.

Dopo le prime schermaglie (5-7 al 4’), il secondo fallo del totem pugliese Vuovolo era una manna per i lunghi laziali, che iniziavano a banchettare nell’area avversaria, con la coppia Ilardi-Pasquazi immarcabile (20 punti nei primi dieci minuti). Il break di 15-2 (20-9 al 7’) era la logica conseguenza, con i biancoazzurri che chiudevano il quarto con un roboante 31-14. La Puglia era obbligata a reinserire Vuovolo e grazie ai suoi 12 punti e al supporto della guardia Di Vagno, la forbice scendeva a cavallo della doppia cifra, con il Lazio (Ilardi 18) che andava all’intervallo sul 49-39. Il buon momento dei ragazzi di Spontella proseguiva nelle prime battute del terzo periodo, con Vuovolo che, dai 6.75, realizzava il -4 (51-47). Ilardi, però, non era d’accordo e tornava a fare la differenza arrivando a quota 30 proprio sul suono della terza sirena (70-56). La Puglia perdeva per infortunio Di Vagno e abbandonava ogni speranza di raggiungere la finalissima, anche se la grinta non abbandonava la truppa biancoblu (anche -10, 72-62, al 34’).

LOMBARDIA – VENETO 79-72

(19-26; 45-44; 58-60)

Lombardia: Scalfi 8, Villa 10, Bertoletti 2, Manera 5, Leto di Priolo 4, Mazzarulli 3, Tartaglia, Mandaglio 7, Compaore 19, Sguazzin 17, Maggiorini 2, Curic 2. All. Nale. 

Veneto: Trentadue 7, Rosada 2, Oproaia 2, Bruniera 2, Perugi 5, Venturato 5, Panighel 19, Zandarin, Gasparoni 19, Favetta 5, Chinedun 6, Benetti. All. Tanozzi. 

La Lombardia strappa il pass per la finale battendo il Veneto 79-72, al termine di una partita ricca di emozioni ed intensità. Un successo su cui ci sono le firme in calce di Farid Compaore, miglior realizzatore dell’incontro con 19 punti e Mattia Sguazzin, i quali si sono caricati la squadra sulle spalle nel momento di massima difficoltà, dando un contributo decisivo alla rimonta vincente biancoverde. Il Veneto ha però accarezzato per larghi tratti del match la possibilità di piazzare il colpaccio: con le triple di Gasparoni e Perugi, infatti, i bianconeri hanno provato l’allungo nel primo quarto, chiuso a +7. Un gap azzerato però dalla Lombardia, che ha prima pareggiato i conti con la schiacciata di Compaore e poi messo la freccia del sorpasso in chiusura di tempo. Ne è nata così una lunga battaglia testa a testa, che il Veneto ha cercato di vincere portandosi anche a +7 all’alba della quarta frazione. Quando, però, la Lombardia ha alzato il quintetto, Sguazzin e Compaore sono saliti in cattedra, griffando il colpo di reni vincente.

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