Il Corriere di Bologna ha realizzato una sorta di "intervista doppia" ai due playmaker titolari di Virtus e Fortitudo.

Ecco le parole di Marco Spissu, sentito da Luca Aquino.

Quali sono le sensazioni per un 21enne che entra per la prima volta nella palestra dell'Arcoveggio? Avevo già giocato in questa palestra contro la Virtus ai tempi delle giovanili con Casalpusterlengo, un'emozione unica vedere queste foto appese al muro. Vestire questa maglia è qualcosa di emozionante, speriamo di fare una bella stagione.

E le emozioni al momento della chiamata bianconera? Sono rimasto un po' sorpreso, ho strabuzzato gli occhi. Mi sono subito detto: devo andare là per forza, non capita tutti i giorni di indossare questa maglia.

Anche in A2, quindi, il fascino della Virtus è rimasto inalterato? La paragono sempre alla Juventus del calcio, una storia così non ce l'hanno in tanti. Non capita tutti i giorni di indossare questa maglia, che sia serie A o serie A2 per me non fa differenza. Non ho esitato.

Regista titolare della Virtus a 21 anni. Sono giovane, ma ho già giocato campionati di A2 e sono maturato. A Tortona ho fatto il titolare e abbiamo fatto una grandissima stagione, le pressioni in una squadra come la Virtus sono maggiori però sono tranquillo.

Come comincia la sua storia col basket? Ho iniziato a giocare a calcio, poi fino alla seconda media ho aggiunto il basket. Alla fine ho optato per la pallacanestro perchè mi piaceva di più sul piano delle emozioni che riesce a darti. Da lì è iniziata la mia piccola carriera.

Quale è stata la scintilla? Mia mamma giocava a basket, mi ha portato da una sua ex compagna - Nunzia Serradimigni - che allenava. Ho cominciato da lì, dallo Sportissimo di Sassari.

A quale giocatore si ispira o cerca di rubare qualche segreto? Ai tempi della Dinamo mi allenavo con Travis Diener. Per me è stato un modello.

Quale sua caratteristica le piacerebbe avere? Dire il suo talento mi sembra eccessivo, mi piacerebbe la sua capacità di scegliere in un secondo la cosa giusta da fare al momento giusto e la sua leadership in campo.

Si racconta anche di gare di tiro con gli americani ai tempi di Sassari. Quando ero più piccolo o anche quando pulivo il parquet facevo queste gare con loro. Mi piaceva tirare coi giocatori, Drake Diener era infallibile, ma me la giocavo.

Le sono servite per vincere la gara del tiro da tre all'All Star Game di A2? Ero andato lì con l'idea di divertirmi. Mi sono messo a tirare, la palla entrava e ho vinto. E' stata la ciliegina sulla torta.

Cosa le chiede Ramagli? Dovremo portare molto entusiasmo in campo per riavvicinare i tifosi dopo un periodo non bello.

Tornerà il derby. E' la prima partita che sono andato a cercare quando è uscito il calendario. Ci sono molti amici da Sassari che mi hanno già detto che verranno perchè non si vogliono perdere una gara del genere.

Ha già visto qualcosa di Bologna? L'ho girata un po' con mia mamma, che sta qui qualche giorno. Poi dovrò cucinare da solo, ma con la pasta al ragù me la cavo.

DAN PETERSON: NON MI INTERESSANO I PRONOSTICI, IO VOGLIO IL DERBY IN SERIE A, LO PRETENDE TUTTA ITALIA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE