Dopo due mesi di silenzio assoluto, la Fortitudo torna a dare notizie ufficiali in un mese di luglio diventato cruciale per il futuro biancoblù. Gli avvenimenti, ufficiosi e non, si susseguono giorno dopo giorno, dipanando una matassa diventata davvero dura da sciogliere.

ISCRIZIONE
Dopo 55 giorni di silenzio (ultimo comunicato il 6 maggio), la Fortitudo torna a parlare ufficialmente per rassicurare circa la documentazione presentata per l’iscrizione al campionato. Iscrizione ratificata poi verso metà mese, evitando sanzioni o integrazioni, nonostante le voci di una possibile fidejussione da presentare per mancati contratti di sponsorizzazioni depositati. Un primo passo verso la normalità, ma soprattutto verso le prime certezze sul futuro del club.

DIRIGENZA
Il mese si apre con le prima voci su un possibile abbandono del dimissionario Pavani, direzione Firenze, assieme a tutta la combriccola già al lavoro in Effe (Lusini-Minucci). Ma a tener banco è appunto lo scranno della nuova presidenza. Dopo il no di Tamburini (ma a capo del Consorzio), verso metà mese arriva il no definitivo di Carlton Myers, contattato e voluto fortemente da Muratori. Questa mossa fa capire che l’area senese sia stata messa alle porte, ma per l’ex bandiera dell’aquila, non ci sono i presupposti (e probabilmente nemmeno le sponsorizzazioni promesse) per un ritorno in veste da numero uno. “Non chiudo la porta alla Effe – dirà verso metà mese Myers – magari più avanti ci sarà un’altra occasione”. Ecco allora andare su un tecnico (e tifoso) come Valentino Di Pisa, che verso gli ultimi giorni del mese accetta l’incarico propostigli da Muratori. Pavani intanto, dopo nove anni, saluta la Fortitudo.

ALLENATORE
Mentre si sbrogliano le questioni burocratiche sopracitate, la situazione del campo rimane tremendamente ed inevitabilmente bloccata. L’aver estromesso Lusini & co probabilmente ha sparacchiato le carte in tavola, e così, dopo una stucchevole polemica pubblica fra Mancinelli e Basile inerente alla presidenza F, Galbiati si accasa a Varese (da vice) e ci si butta su Esposito. Quanto nella realtà si cerchi “El Diablo” sarà materia di studio, considerato il reale obiettivo essere Caja. Ma anche lui dirà no, non tanto per questioni economiche, ma più prettamente logistiche, quelle forse non comprese immediatamente da Repesa un anno fa. Si va allora su chi non andava cacciato due campionati fa, ovvero Luca Dalmonte; la Effe cosi il 21 luglio, 74 giorni dopo l’ultimo match ufficiale, finalmente ha un allenatore.

SQUADRA
Trovarsi a fine luglio senza certezze, senza contratti depositati, insomma senza squadra, non è certo rassicurante. Si è partiti tardi e la conseguenza inevitabile è un gruppo tutto da costruire. A partire da chi inizialmente sembrava inamovibile (Fantinelli), per poi capire cosa ne sarà di Aradori e Mancinelli.  I primi due probabilmente resteranno, il terzo no. Borra e Palumbo (fine prestito) hanno preferito altri lidi, mentre era impensabile trattenere Procida, che dopo il Draft saggerà l’Eurolega con l’Alba Berlino. I nomi iniziano a frullare, con Panni e Cucci probabili primi arrivi. Ygor Biondi, lungo sanmarinese visto alla Virtus Roma nel 2020, come quarto lungo, Paolo Paci, nonchè Simone Barbante, unica ufficializzazione fin qui.

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