EAGLES, IL PAGELLONE FINALE
Cala il sipario sulla stagione degli Eagles. Una scena che si chiude prematuramente. Per gioco, qualità tecniche e forza di gruppo, i ragazzini terribili, solo così poteva essere soprannominato un roster di giovani rampanti dove il più vecchio è un classe '82, avevano tutte le carte in regola per arrivare a contendersi la promozione, ma nel giro di due giorni tutto è stato stravolto. La gomitata subita da Imbrò, la squalifica del PalaDozza, la trasferta vietata ha notevolmente fatto crescere la rabbia della So.Ge.Ma. Nella partita di ieri Ranuzzi e soci non sono riusciti a convertire questa voglia e foga con una vittoria, ma si sono prodigati fino alll'ultimo nel tentativo di piazzare la zampata.
Certo, senza la stella Imbrò la salita aveva raggiunto pendenze che definire accentuate è dire poco, però i ragazzini terribili non ci hanno pensato minimanente di scendere dalla bicicletta e anzi, seguendo la loro filosofia, hanno spinto ancora più forte, ma purtroppo non è bastato. Il problema è che nelle serie play off qualcosa è cambiato. Avversarie come Montecatini e Lucca hanno deciso di affidarsi, chiamiamola così, all' "esperienza", cioè nel trasformare le partite in un autentico saloon e iniziando spesso una caccia all'uomo sui bolognesi. Se con i termali però il divario tecnico è bastato, contro Lucca Parente, Barsanti e Zivic, anche se quest'ultimo verrà ricordato in questa serie per quel gesto antisportivo e di una violenza inaudita (il pivot triestino non è nuovo a queste azioni, chiedere a Leva di Legnano), hanno preso per mano i compagni e sono stati decisivi in gara 2.
Durante l'anno a lunghi tratti il gioco espresso è stato di alto spessore, molto più di quello che si può vedere in B dilettanti, e soprattutto la voglia di sbucciarsi le ginocchia ha creato un legame solidissimo tra gli Eagles e la Fossa dei Leoni e comunque tutte le persone che hanno seguito questa squadra, che non hanno smesso mai di incitarli e anche nel dopo partita hanno espresso parole di elogio nei confronti dei loro beniamini. Peccato solo che non sia arrivata la finalissima e magari la promozione, sarebbe stato un finale da film considerando come era partita l'annata, ad agosto con pochi giocatori e il futuro che era un'incognita, e le tante peripezie della stagione. Non sempre l'epilogo può essere quello sperato, ma dallo spettacolo il pubblico non esce di sicuro insoddisfatto.
Finito il campionato, è tempo di bilanci e di pagelle
MATTEO IMBRO'- Che fosse uno dei talenti migliori del nostro basket lo si sapeva, ma un altro anno con Salieri è stato fondamentale per la sua crescita. A soli 17 anni ha già il carisma del leader, in tanti match si è caricato la squadra sulle spalle, deliziando la platea con giocate sopraffine. Peccato solo che "Tyson" Zivic l'abbia messo K.O., probabilmente parleremmo di un'altra serie. Testa sempre alta, visione di gioco, nessuna paura, il futuro è suo. VOTO 8. PERLA
ALEX RANUZZI- Visto un settore lunghi praticamente inesistente, Salieri decide di utilizzarlo come pivot per tamponare la situazione in attesa di tempi migliori sul mercato. Il capitano si reinventa centro e diventa devastante in quel ruolo, sfruttando al massimo la sua velocità e tutti quei movimenti da ala piccola che mandano fuori giri gli avversari. Verso la fine della stagione inizia a sentire la fatica per aver tirato la carretta tutto l'anno, ma la firma la mette sempre. VOTO 7 COLONNA PORTANTE
MAURO LIBURDI- E' il primo inserimento in corsa e dopo un periodo non troppo lungo di ambientamento riesce a ritagliarsi uno spazio importante, dimostrando che il tocco e i numeri dei giorni migliori non sono per nulla passati. Valida alternativa di Ranuzzi, con cui riesce comunque ad avere una discreta intesa quando sono contempoaraneamente sul parquet, la botta subita da "Holyfield" Cei spezza parecchio il suo magic moment. Alla fine Bologna è stata la scelta migliore per il rilancio della sua carriera. VOTO 7 RICOMINCIO DA ME
RICCARDO BOTTIONI- La sorpresa più interessante di questi Eagles. L'esterno di proprietà della Virtus è migliorato tantissimo. Non sarà un giocatore tecnico, ma è sempre pronto a lanciarsi su ogni pallone e pressare il regista avversario in maniera asfissiante, portando così un mattoncino importante alla costruzione della difesa piovra che in tante occasioni è risultata decisiva. VOTO 7 IN CRESCITA
GABRIELE FIN- Quando è con i piedi per terra al di là dell'arco dei 6.75, al 49% fa canestro. Tanta roba per un secondo lungo in questa categoria. E' stata il fioretto ideale quando la zona avversaria alzava l'intensità. Nei play off invece è risultato meno incisivo. Dopo alcune annate da comprimario, gioca la prima stagione da protagonista con risultati soddisfacenti. VOTO 6.5 APRISCATOLE
PATRIZIO VERRI- Come Ranuzzi compie il doppio salto all'indietro ed è da considerarsi come una delle punte di diamante. Alterna però ottime prestazioni a incontri dove litiga troppo con il canestro e spesso viene redarguito e spronato proprio per questo da coach Salieri. Conclude l'annata quasi in doppia cifra di realizzazione (9.8punti) a cui aggiunge 4 rimbalzi. VOTO 6.5 BASTONE E CAROTA
GIACOMO SANGUINETTI- Per più di metà stagione è uno dei leader e trascinatori del gruppo. Le sue vagonate di triple, alcune prese completamente fuori ritmo, stendono qualsiasi avversario, poi purtroppo qualche acciacco ne rallenta la corsa. Il problema è che nei match decisivi si nasconde troppo e non risulta più così mortifero. Da un fuori categoria come lui, i play off dovevano diventare il suo parco giochi. VOTO 6 CRAC A META'
ALESSANDRO POTI'- Inizia con l'handicap di un infortunio che ne blocca la preparazione e gli impedisce di giocare le prime partite. Quando poi trova il ritmo e viene chiamato in causa è sempre presente in entrambe le metà campo e permette di tenere alto il livello di intensità. VOTO 6 GENEROSO
JEAN CARLOS CANELO- Secondo innesto a stagione in corso. Viene ingaggiato per allungare le rotazioni del pacchetto esterni ed il suo lo fa. Qualità tecniche e fisiche non indifferenti, il tiro c'è, manca di costanza e concentrazione. Pochi mesi con Salieri paiono comunque averlo migliorato. VOTO 6 SENZA INFAMIA E SENZA LODE
MATTEO GRUPPIONI- C'è bisogno di lui soprattutto ad inizio anno ed il giovane lungo non sfigura. Con l'arrivo poi di Liburdi e la squadra più amalgamata chiaramente viene messo ai margini delle rotazioni e può così concentrarsi sul suo sogno di diventare pilota di aerei. VOTO 6 IN BOCCA AL LUPO
NICOLO' BOTTEGHI, NUNZIO CORCELLI, MANUEL ZANELLATI SV
STEFANO SALIERI- Si dimostra per l'ennesima volta un grande allenatore delle minors. Coach preparato e capace di creare un grande rapporto fra lui ed i suoi atleti, ha proposto un gioco divertente ma allo stesso tempo vincente, tenendo fede ai propri capisaldi: velocità ed intensità difensiva. E' riuscito a tirare fuori il massimo da ogni suo giocatore. Dopo Poeta, Diviach, Ferrero, solo per citarne alcuni, quasi sicuramente qualcuno di questi ragazzini terribili nei prossimi anni lo ringrazierà per avergli dato fiducia e lanciato. VOTO 7.5 MAESTRO DI BASKET