COACH BENEDETTO, "VOGLIAMO VINCERE"
Vinta la battaglia con Moncalieri, la Baltur si prepara ad affrontarne una ancor più dura e impegnativa contro la Co.Mark di coach Ciocca. Alla vigilia di gara uno, in programma per le ore 18 di domenica all’Italcementi di Bergamo, Giovanni Benedetto manda in archivio la semifinale e introduce la finale.
Coach, che cosa resta da dire su Moncalieri? «Da troppi ho sentito dire che siamo stati fortunati, nel momento in cui abbiamo pescato Torino. La verità è che sono stati sfortunati loro a trovare noi, perché abbiamo dimostrato di meritare il passaggio del turno, contro una squadra allenata bene e che non ha vinto ma ha dominato il proprio girone. Nel momento in cui abbiamo recuperato tutti gli effettivi, al netto di Vico e detto che questo è avvenuto soltanto nella settimana precedente l'inizio dei play-off, questa squadra ha elevato la qualità del suo gioco sia in difesa, dove abbiamo fisicità e organizzazione, che in attacco. Abbiamo margine di miglioramento ulteriore e siamo in crescita su ambedue i lati del campo. Quando ho accettato questo incarico l’ho fatto pensando che con Vico questa squadra avrebbe dominato il campionato ma, nel momento in cui ho appreso del suo infortunio, non avevo ancora firmato il contratto e avrei potuto rinunciare. Non l’ho fatto perché convinto che pure in mancanza di “Seba”, giocatore senza il quale Forlì sarebbe forse ancora in B, questa squadra avrebbe comunque potuto vincere. Per Cento questa sarà l’ennesima finale e vorrei che fosse vincente, perché a questa piazza non manca nulla: ambiente, dirigenza e tifoseria sono di prim'ordine, forse manca il palasport ma sono convinto che, nel caso in cui riuscissimo a coronare il nostro sogno, una soluzione si troverebbe.».
In prossimità di gara uno, che Co.Mark si aspetta? «Quella con Bergamo è stata la prima partita della Baltur che ho visto, nel momento in cui si è concretizzata la trattativa con Cento. Conosco bene Ghersetti, giocatore straordinario e che gode della mia massima stima, sebbene a Reggio Calabria l'abbia dovuto sacrificare per poter modificare l'assetto tattico di una squadra in cui avevo la necessità di inserire una guardia passaportata. Detto ciò si tratta di una squadra costruita per vincere e che, nel corso della stagione, si è ulteriormente rinforzata tramite gli innesti di Bastone e Lauwers. Una squadra costruita per conquistare quell'A2 che in estate aveva già in tasca, se consideriamo che aveva già raggiunto l'accordo con Scafati per uno scambio di titoli che è sfumato all'ultimo istante, e che sarà chiamata a confermare contro di noi quanto di buono si dice sul suo conto. Mi risulta che non sia arrivata prima nel suo girone per cui qualche punto debole lo dovrà pur avere, sarà compito nostro quello di scovarlo.».