Debole con le deboli e forte con le forti, la Fortitudo spreca l’occasione della vita contro una Pistoia che dorme per 25’, che ha la palla del +17, la spreca e da lì tutto cambia. Con un supplementare, con la rabbia di chi arriva alle ultime azioni senza più ossigeno e senza qualcuno a dare il cambio, in attacco, ad Aradori. E, con Rimini che vince a Ravenna, l’operazione playoff è ancora da completare.

Si parte in ritardo per problemi di impianto elettrico, e con una Fortitudo che sfrutta un ispirato Aradori per impattare subito i tentativi primordiali pistoiesi e, dopo un po’ di batti e ribatti, mettere il naso avanti. Non un gran spettacolo, cross collettivi più che buone azioni, ma basta e avanta per il 18-16 esterno del 10’.

L’andamento rimane un depiscopiano lento, con Pistoia che gigioneggia un po’ troppo preferendo frettolosi airball dall’arco a qualsiasi altra cosa, e la Fortitudo che deve solo evitare colpi di testa per tenere il vantaggio. Confusione da un lato e attesa dall’altra, e allora tra una tripla di Aradori e un tecnico fischiato alla panchina locale si arriva al +7 (35-28) prima e ad altre cose buone dopo: sciocchezze varie in salsa toscana, altro tecnico a palla ferma, 40-30 al 20’.

Pistoia continua a camminare su e giù per il campo, e alla Fortitudo servirebbe solo evitare che il campo dia ai locali occasioni per scaldare un ambiente distratto come i propri beniamini. Thornton cicca il possibile +17, e l’immediata tripla di Della Rosa potrebbe essere la miccia per risvegliare i padroni di casa. Capita ma in parte, perché tra una cosa e l’altra Bologna mantiene il suo vantaggio rispondendo sempre alle altrui sollecitazioni. Quasi, perché Copeland allo scadere mette la sua prima tripla, carpiata, dopo infiniti disastri, e si erode a 6, 59-53 al 30’.

C’è partita, un doppio tecnico Panni-Della Rosa ma soprattutto c’è un nervosismo di gruppo che non è cosa buona per chi dovrebbe tenere la testa sul manubrio e pedalare. Svariate volte Pistoia grazia Bologna non arrivando faccia a faccia se non al -2 del 34’, ma continuando a perdersi in lamentazioni e brutti passaggi è inevitabile l’impatto, a quota 65, a 4’40”. Bologna riallunga, Pistoia spreca due volte il nuovo pareggio, Aradori si prende un tiro importante e ne rimette 5 a 61” dalla fine, Copeland -2, Cucci scippato sotto canestro, Copeland fa pari, Aradori cicca, 72 pari e supplementare.

Pistoia parte meglio, Italiano e Aradori impattano, ma la bandiera bianca si alza per stanchezza e perché Aradori sbaglierà sì due liberi importanti, ma non può andare a svegliare compagni, Thornton in primis, che non ne hanno quasi più. Termina con una eccessiva schiacciata di Varnado a chiudere la gara, nervosismo collettivo, forse ingiusta per quanto visto lungo almeno un tempo e mezzo, ma c’è chi ha fiato e chi no.


(Foto Fortitudo Pallacanestro 103)

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