Virtus, a Brescia l'ennesima sconfitta in volata
La sconfitta di ieri a Brescia è la 13° stagionale per la Virtus, su un totale di 23 partite ufficiali disputate.
Una sconfitta è arrivata in finale di Supercoppa, due in campionato e dieci in Eurolega. La particolarità è che molte di queste sono arrivate in volata: otto sconfitte entro i 5 punti di margine, spesso sprecando vantaggi nel finale, come è successo ieri sera quando un +8 a 3' dalla fine non è bastato per portare a casa la vittoria.
Coach Banchi, qualche tempo fa, ha parlato di "maledizione". Nei finali di partita manca un uomo "sicuro" da cui andare per provare a risolvere situazioni a giochi rotti. Inoltre, non c'è un giocatore designato per prendersi i tiri decisivi, che volta per volta sono capitati in mano a Pajola, Belinelli, Diouf, ieri sera ad Hackett. E' evidentente che la squadra è molto fragile dal punto di vista mentale, e che quello che doveva fungere leader designato - Clyburn - non riesce a esserlo. Anche ieri sera, dopo una buona partita, l'ex Efes negli ultimi minuti si è spento e ha concesso a Burnell prima due triple, poi ha fatto il fallo sul tiro da tre che di fatto ha deciso la partita.