Filippo Baldi Rossi, ospite di Black and White su RadioBolognaUno, ha parlato dell’inizio di stagione della Virtus e non solo.

Due partite, due vittorie diverse: “Prendiamo innanzitutto i due punti, siamo all’inizio e ci dobbiamo rodare perché in un mese e mezzo non siamo mai stati tutti. A Trieste in pochi vinceranno e noi ci siamo riusciti nel finale: i primi due quarti sono stati eccezionali e dovevamo gestire meglio il loro rientro, davanti al loro pubblico, nonostante la mancanza di giocatori importanti. Col Neptunas abbiamo sofferto, poi siamo riusciti a dare uno strappo importante, anche grazie alla curva che ci ha sostenuto. Dobbiamo riuscire a non prendere tanti blackout. Finita la pre-season non siamo tutti arrivati allo stesso punto a livello fisico, ovvio avere un po’ di squilibrio. 

Il divario a livello fisico tra Campionato e Coppa? “Il lato fisico in Europa cambia molto: gli arbitri lasciano andare molti contatti, è una cosa che ci ha detto subito anche il coach. Pietro Aradori ieri ha fatto un po’ di fatica essendo la prima partita in Champions League ma se io sono l’avversario e leggo Pietro Aradori gioco molto su di lui creando situazioni apposta è normale che si trovasse in duelli con avversari più grossi di lui. La possibilità di passare in Champions c’è, dobbiamo lavorare sull’approccio di inizio partita ma secondo me ce la possiamo giocare bene. 

Che giocatore è Punter? “Ha messo subito in mostra il suo talento fin dal pre campionato. È un realizzatore non come gli altri, che segnano ma in difesa si riposano. Ha fatto un grandissimo lavoro e la sua voglia di giocare e di essere leader ci trascina. Quando finiamo sessione di pesi, mentre gli altri escono lui è ancora dentro a tirare.”

La scelta di Qvale come capitano? “La scelta tocca alla società e al coach. Io dico che può avere questo ruolo, è uno che ci tiene molto e che mette davanti la squadra a se stesso. Anche in queste due settimane di infortunio ci è stato vicino e veniva sempre agli allenamenti.”

Che persona è coach Sacripanti? “Con lui ho un bel rapporto: ho passato un’estate con lui con la nazionale under 20. Ci siamo ritrovati qui: lui pensa molto alla pallacanestro, è concentrato su quello che c’è da fare. Il suo curriculum parla, è uno dei migliori allenatori che abbiamo in Italia. Se abbiamo fatto 2/2 è anche grazie a lui, va oltre la tecnica e la tattica.” 

Le favorite per il campionato? “Milano ha incrementato il roster degli anni scorsi. Venezia ha una nelle squadra e un roster importante. Avellino ha un’ottima squadra, sopratutto con Noris Cole che conosciamo tutto. Dietro ci sono tanti posti liberi, potremmo esserci noi, perché non sognare. Il livello quest’anno si è alzato, oltre le 8 dei playoff ci sono anche tante altre squadre costruite bene. 

Il paragone tra Sacripanti e Ramagli? “Io posso parlare bene di Pino ma posso parlare bene anche di Alessandro Ramagli. È un ottima persona a livello umano ma è anche un buon allenatore a livello tecnico. L’anno scorso è stata una stagione difficile per altri motivi, altri allenatori al suo posto non avrebbero potuto fare meglio. È stata una stagione deludente però non ho dubbi, parlerò a vita bene di Ramagli.”

A che punto è Filippo Baldi Rossi? “Io sto bene, quest’estate ho lavorato molto a livello fisico e individuale. Due settimane di stop dopo l’ultima gara di Reggio Emilia e poi fino al 10 agosto ho lavorato tanto. Ho preso anche 4 kg in più, infatti ho impiegato 2-3 settimane di preparazione per attivarmi a livello fisico. Mi sento migliorato e questo penso si veda ma innanzitutto lo vedo io. Io nelle giovanili in Virtus non mi aspettavo di arrivare fin qui: penso di aver fatto anche un percorso giusto partendo dalla B1. Per vari motivi sono arrivato qui a quasi 27 anni e adesso me la godo.”

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91