Il play della Fortitudo Matteo Fantinelli è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

E' vero, in estate mi ha cercato qualche club di Serie A. Ma io non penso di essere un giocatore da Serie A. Mi sento un discreto elemento di A2.
Siamo contenti di avere battuto Verona, una diretta concorrente in chiave promozione, sul suo campo: penso che àll'AGSM Forum vinceranno in pochi. Ora pensiamo a sabato, quando al PalaDozza arriverà Imola. Sarà tostissima.


Si sente un leader di questa Fortitudo? In una squadra come la nostra, con tante individualità ed esperienza, ognuno deve fare quello che sa fare meglio. Io porto la capacità di mettere in ritmo i miei compagni e di giocare di squadra. Siamo contenti del risultato e di esprimere un gioco che è divertente per chi ci guarda e per noi che ci passiamo tanto la palla. Dobbiamo continuare a lavorare in questo modo.

A Treviso non hanno preso bene il passaggio in Fortitudo. Andando a firmare per la squadra che è odiata a Treviso, mi immaginavo che potesse esserci un po' di malcontento. Ci sono rimasto male per le minacce e gli auguri di morte.
Di un tifoso? Uno? Magari! Saranno stati venti o trenta. Per fortuna a me interessano le opinioni solo delle persone più vicine e più care. Quelle che lo erano a Treviso, lo sono ancora.


Se la Fortitudo venisse promossa? Non penso mai troppo avanti. Mi piacerebbe essere nella posizione di poter decidere cosa fare se la Fortitudo fosse in Serie A. Prima cerchiamo di raggiungere la promozione, poi ci penseremo.

(Foto di Fabio Pozzati / ebasket.it)

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91