Patricio Prato, ex di turno per la sfida di lunedì tra Fortitudo e Andrea Costa Imola, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

Che partita sarà? Per noi sarà una gara molto importante e stimolante contro una squadra forte e in salute. Fin qui abbiamo avuto un record casalingo molto positivo, mostrando qualche difficoltà in trasferta. Una vittoria lontano dal PalaRuggi ci servirebbe. Al PalaDozza sarà una partita molto fisica. Dovremo reggere il loro impatto e giocarcela fino alla fine come abbiamo sempre fatto in questi anni.
Come si può questa Fortitudo? Puntando sulla nostra difesa, da cui traiamo fiducia, tranquillità ed energia per giocare in attacco. Reggere l'impatto dell'Aquila e reagire, giocando in modo fisico, per arrivare a giocarci la partita nel finale: questa sarà la nostra chiave.
A Imola manca solo la vittoria con la Effe per confermarsi "ammazzagrandi". Già nella partita d'andata l'avremmo battuta se non ci fosse stata la magia del Mancio nel finale. Vedremo di giocarci le nostre carte.
Sul sogno playoff di Imola. Dobbiamo ragionare partita dopo partita. L'obiettivo principale non è ancora stato raggiunto. Poi è chiaro che l'appetito vien mangiando.
Sul passato in Fortitudo, con anche Robert Fultz. E' sempre stato un ottimo giocatore. Una squadra che ambisce a vincere il campionato ha bisogno di un elemento in grado di innescare i compagni: in questo Fultz è perfetto. E sa anche segnare. Maturato? Ci mancherebbe che non lo fosse! Quando lo conobbi ci scontravamo spesso in "uno contro uno" Io, che venivo dal College, giocavo con le regole americane e lui con quelle italiane, per cui facevo sempre "passi". Ma con i compagni trascorrevamo ore con le carte di "Uno", quel gioco per bambini. Eravamo io, Robert, Smodis, Delfino, Mancio, Beli e il Poz. Il più forte ero nettamente io. Giocavamo in modo "selvaggio" per cui dovevamo stare molto attenti. Ricordo un viaggio da Bologna ad Avellino tutti in piedi perché avevano tolto il tavolino dal pullman. E il mal di schiena successivo. Ci siamo divertiti.

GENTILE: ORA SAPPIAMO COME ATTACCARE LA ZONA DI BRESCIA. A BOLOGNA ACCOLTO COME IN UNA FAMIGLIA
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91