TAYLOR: OGNI GIORNO VOGLIAMO ESSERE MIGLIORI DI QUELLO PRECEDENTE. NON ESISTONO SQUADRE IMBATTIBILI

Tony Taylor, eroe della vittoria di Avellino con i suoi 14 punti nell'ultimo quarto, è stato intervistato da Luca Aquino sulla Gazzetta dello Sport e Corriere di Bologna.
Un estratto delle sue parole.

Ho sentito che era il momento di farsi avanti per guidare la squadra al successo, ho sentito l'incoraggiamento dei compagni e dello staff tecnico ed è andata bene.
La sfida con Norris Cole ha dato motivazioni extra? Lui è un grande giocatore, sapevo che sarebbe stata una sfida molto dura su entrambi i lati del campo perché è anche un buon difensore. Ho provato a essere aggressivo, è stata una bella battaglia, ma il nostro successo deriva dallo sforzo collettivo della squadra. Tutti a turno hanno avuto il loro momento speciale nella partita.
Nella mia transizione al campionato italiano mi sto adattando a diverse cose, penso di poter giocare meglio di come sto facendo. Guardo filmati, studio le altre squadre, i punti di forza e le debolezze dei giocatori. Siamo insieme solo da due mesi, nei dovuti tempi imparerò le caratteristiche di tutti. Fin qui ho avuto un rendimento abbastanza solido ma posso ancora migliorare.
La squadra sembra migliorare partita dopo partita. Siamo un gruppo completamente nuovo e sapevamo dall'inizio della preparazione che sarebbe stato un processo di miglioramento quotidiano. Ogni singolo giorno è l'occasione per essere migliori di quello precedente e in questo modo verso la fine della stagione potremo giocare il miglior basket della nostra carriera.
Milano è imbattibile? Non esistono squadre imbattibili. Abbiamo perso contro di loro perché sono stati più bravi a capitalizzare alcuni nostri errori e Mike James ha fatto una grande partita.
Il rapporto con Punter e Martin, dopo essere arrivati tutti e tre con lo stesso aereo, sembra ottimo. Sono come fratelli, ottime persone e grandi compagni di squadra. E' nata subito l'amicizia, loro non fanno altro che incoraggiare non solamente me ma anche tutti gli altri. E' facile giocare con loro e lottare al loro fianco.

(Foto di Fabio Pozzati / ebasket.it)