21 mensilità risparmiate. Così il Carlino Reggio saluta Antimo Martino, ricordando gli alti prima e i bassi poi del coach molisano esonerato in tardo inverno, e rilasciato ieri, in tempo per fargli firmare il nuovo contratto con la Fortitudo e permettergli il primo allenamento, al Paladozza, già nel pomeriggio.
Chiuse tutte le parentesi, quindi, si torna a parlare di basket, con la Fortitudo che ora dovrebbe per forza di cose andare alla ricerca di correttivi laddove, in queste comunque precarie condizioni di stagione, si sono palesate difficoltà. In regia, soprattutto, con la doppia incomprensione sia sulle condizioni fisiche che sul ruolo di Fantinelli. Che è sì infortunato, ma che non si è ben capito se sarebbe dovuto essere ancora titolare o, come la narrazione aveva riportato in estate, ricollocato come backup di un play straniero. Tutto potrebbe partire da qui, con il riposizionamento di Baldasso nel settore guardie e via discorrendo, portando a questo punto l'esubero, forse, dell'islandese Gudmundsson. Che però, fino agli errori finali con Reggio, era parso davvero in crescita.

Martino ritrova tre dei veterani che lo accompagnarono nella sua prima esperienza bolognese, benchè Aradori e Mancinelli abbiano oggi una anagrafe meno gradevole (specie il capitano) e Fantinelli chissà quando sarà riutilizzabile. E un calendario non dei migliori, per dargli il bentornato su una panchina che, a quanto pare, solo lui e Dalmonte negli ultimi anni sono riusciti a domare senza problemi di risultati o di salute.

(foto Valentino Orsini - Fortitudo 103)

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92