Virtus, il punto dopo la vittoria a Belgrado
La vittoria che ci voleva, nella serata che non ci si aspettava. Sul difficile campo di Belgrado, e senza Alessandro Pajola, la Virtus si è compattata e ha tirato fuori una prestazione di alto livello, guadagnandosi con merito la prima vittoria stagionale. I bianconeri sono stati bravi a resistere a tutti i tentativi di fuga del Partizan, restando attaccati alla partita in ogni modo, e in particolare grazie a Clyburn (28 punti, primo vero acuto stagionale) e Cordinier (12+10), che ha aiutato tanto la squadra a rimbalzo, in una serata in cui Tyrique Jones ha sì dominato, ma sotto canestro si è paradossalmente sofferto meno del solito.
E decisive sono state anche le scelte di Luca Banchi, estreme: nel secondo tempo il coach ha asciugato totalmente le rotazioni, tenendo seduti Belinelli e Polonara e lasciando in campo Shengelia praticamente per 20 minuti di fila, 36 in totale. Un azzardo - il georgiano alla fine era davvero stremato - che però ha pagato.
Nell’ultimo quarto di errori ce ne sono stati tanti, e il Partizan dopo aver patito l’infortunio di Carlik Jones ha totalmente perso lucidità in attacco. La Virtus ha sbagliato tanto, ma non ha mai perso la bussola dal punto di vista difensivo, tenendo sempre una grande intensità e costringendo gli avversari ad appena 8 punti segnati nell’ultimo periodo. La chiave è stata questa, oltre alle giocate decisive di Clyburn, che ha segnato il canestro della vittoria e difeso alla grande su Lundberg nell’ultima azione, in coabitazione con Cordinier.
Oltre alla vittoria - pesantissima - la Segafredo si porta a casa anche gli ampi segnali di vita di tutti i nuovi, dato che anche Morgan e Tucker non hanno assolutamente demeritato. Insomma, quello che ci voleva, in attesa di recuperare i veterani e di capire se si riuscirà a fare qualcosa sul mercato nel settore lunghi.