Il capitano della Fortitudo Stefano Mancinelli è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

Mi sento bene. Ho temuto di essermi rotto un dito, ma è stato un falso allarme. Sto benissimo.

Sulla preparazione condizionata dagli infortuni. La preparazione è stata fatta a pezzi. L'emergenza ci ha indubbiamente condizionato, ma ora siamo questi e non dobbiamo piangerci addosso. Vorrà dire che ci "prepareremo" durante le prime partite di campionato.

Sull'esordio a Udine. Siamo molto carichi. A Udine sarebbe dura anche se fossimo nelle migliori condizioni, ma possiamo vincere.

Sull'aver messo il tanto talento individuale a disposizione a servizio della squadra. Quando abbiamo giocato quasi al completo, come ad esempio contro Imola, sì. Altrimenti è stato difficile. Ma il concetto è chiaro. Con il talento individuale si può vincere qualche partita. Il campionato si vince solo se ognuno rinuncia a qualche tiro per servire un compagno in posizione migliore. Siamo in tanti a poter fare potenzialmente 20 punti a testa. E il pallone è uno solo.

La Fortitudo 2017/18. Solida. Esperta. E, fin qui, sicuramente anche sfortunata.

Sulla decisione di coach Boniciolli di terminare prima la partita contro Rieti. Eravamo rimasti in tre. Se si fosse fatto male un altro giocatore, saremmo andati a Udine a giocare con Comuzzo come playmaker. Non è stato uno scandalo. Boniciolli non è uno stupido.

Il coach è sereno? Ora che l'infermeria sta iniziando a svuotarsi, lo è di più.
Preparazione sbagliata? Se io sbatto un dito cadendo, o Gandini si infortuna a una caviglia, Fultz a una spalla e McCamey a un polso, è solo questione di sfortuna. L'anno scorso la preparazione è stata infinitamente più pesante.
L'obiettivo iniziale della Fortitudo, che avrà cinque trasferte nelle prime sei gare. Sarei contento se tutti gli infortunati tornassero in campo. Perché in quel caso vinceremmo.


Sulla Virtus, che in precampionato non ha brillato. Se ne parlo male, mi criticano. Se ne parlo bene, dicono che porto sfortuna. Quindi non ne parlo.

Su una Fortitudo ridimensionata dai tanti infortuni. No. Perché l'obiettivo è entrare nei play off e cercale di fare il massimo nella post season.

(Foto di Fabio Pozzati)

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