VIRTUS, ZANETTI E ALTRI 2-3 SOCI VERSO L'AUMENTO DI CAPITALE?
Da alcuni mesi - dopo l'ulteriore passo avanti di Massimo Zanetti attraverso la sponsorizzazione Segafredo - si parla di un nuovo scenario della proprietà Virtus che potrebbe aprirsi a breve. Degli attuali 32 soci della Fondazione un piccolo gruppo, capeggiato appunto da Zanetti, sfrutterebbe l'aumento di capitale ancora aperto (fino al 31 dicembre) per mettere la Fondazione in minoranza e prendere il controllo della società. Nel caso, la Virtus tornerebbe a essere una società di capitali ordinaria - senza tutti i problemi (di governance e di liquidità) che si sono delineati negli anni scorsi a causa della particolarissima struttura della proprietà bianconera. E la Fondazione resterebbe come socia di minoranza, e agirebbe come strumento di controllo e depositaria del marchio Virtus.
Massimo Zanetti, e il suo uomo di fiducia Luca Baraldi, sono sempre stati chiari in merito: Segafredo non sarà mai proprietaria unica della Virtus. Ma se si formerà un gruppo di 3-4 soci allora sì, sarebbero pronti. Questo si scoprirà a breve, perché dopo il consiglio di indirizzo della Fondazione - nel quale sono state formalizzate le dimissioni di Pietro Basciano dalla carica di presidente - è stata convocata per fine novembre, lunedì 28, l'assemblea dei soci.
Per quel giorno tutti si aspettano che - oltre a Zanetti - altri 2-3 soci facciano un passo avanti. Con un aumento di capitale di un milione di euro - secondo il Corriere di Bologna - verrebbero messi in sicurezza i conti e la Virtus sarebbe pronta a ripartire con nuovo slancio e soprattutto con una proprietà "gestibile". Sempre secondo il Corriere, nei mesi scorsi sono stati fatti sondaggi anche con altri imprenditori esterni (la famiglia Vacchi e Alfredo Cazzola), ma sono andati a vuoto. Pertanto i soci che dovranno affiancare Zanetti - con ogni probabilità - andranno trovati all'interno dell'attuale gruppo di soci fondatori.