Bologna, 1 febbraio –

Virtus Segafredo Bologna vs Olympiacos SFP: 92 – 69
(1Q 26 – 16; 2Q 49 – 38; 3Q 67 – 55)

Virtus Segafredo Bologna: Del Pero 7, Pasa 6, Rupert 11, Barberis 4, Dojkic 19, Andrè10, Zandalasini 10, Orsili 2, Laksa 18, Cinili 5.
All: Ticchi

Olympiacos SFP: Stamolamprou 18,Stamati, Ayuso Bagur 4, Spyridopoulos 3, Syrra, Gustafson 17, Nicolopoulos 16, Diela, Shook 9, Skoric 2, Vamvaka ne.
All: Niklas

Bastano poche cose a definire l’incontro di Eurolega femminile tra Virtus e Olimpiakos Atene di stasera
Le squadre si sono affrontate nel pieno di una assenza di prospettive, la sola Virtus ha una remota possibilità di continuare il suo cammino nella Eurocup, la Virtus non è mai stata in svantaggio, ha vinto tutti i quarti di partita, tutte le giocatrici sono andate a canestro.

Le greche non erano certo una brutta squadra ma dal punto di vista tecnico-tattico sono chiaramente un gradino più in basso rispetto alle bolognesi che hanno instradato la partita sui binari della tranquillità sin dalle prime battute e, se non fosse stato per un metro arbitrale piuttosto discutibile, avrebbero potuto creare un divario ben più alto dei 23 punti finali

Il primo quarto si dipana su un rapporto di 2 a 1 ovvero le greche sono quasi sempre alla metà dei punti rispetto alle italiane 9-4, 13-6, 18-9, fino al 26-13 che un tiro da tre allo scadere porta sul 26-16 Ticchi ha già dato il via ad ampie rotazioni e durante questo primo quarto si è vista più chiaramente la superiorità virtussina.

Nel secondo quarto perdurando l’assenza per una caviglia malconcia di Parker, l’ampio spazio dato al secondo quintetto virtussino permette alle greche di mantenere intorno alla decina di punti la distanza dalle bianconere Rupert incomincia ad essere punita pesantemente dagli arbitri e le guardie virtussine sono pressate spesso in maniera energica ma secondo la terna arbitrale in maniera regolare dalle ateniesi
Il nervosismo si diffonde soprattutto tra le bolognesi

Nel terzo quarto le ateniesi aumentano ancora la fisicità del loro gioco e la cosa finisce per far innervosire Zandalasini che chiude la sua partita con un fallo in attacco cui fa seguito un tecnico per proteste il pubblico rumoreggia a sostegno delle bianconere e da lì in avanti il metro arbitrale diventerà più attento alle infrazioni dall’una e dall’altra parte

Il quarto quarto vede anche Rupert uscire per falli, una giocatrice che nelle altre partite difficilmente tocca i tre falli e la partita procede senza che le greche riescano a produrre allarmi nelle fila bolognesi che a tre minuti dalla fine schierano anche Orsili, invocata dalla curva bolognese, che fa in tempo a piazzare probabilmente il canestro tecnicamente più bello con una correzione a canestro in volo che di fatto chiude il match

Da segnalare una Dojkic in gran spolvero che sta ritornando al meglio dopo l’infortunio e una silenziosa Laksa che come sempre piazza le sue zampate quando necessario

Come note finali c’è da notare come il pubblico della Virtus femminile sia in costante aumento e Gora Camara e Leo Menalo in parterre.

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