Divisa al suo interno da smottamenti che provengono da epicentri esterni - ieri Marco Calamai ci ha spiegato quali siano i rischi di ingerenze - la Fortitudo si trova nella curiosa ma non sfortunata situazione di avere ora due settimane di sosta agonistica, tra la saltata Ferrara e la Coppa Italia di categoria, per fare i conti nel proprio spogliatoio e, soprattutto, per inserire al meglio i nuovi arrivi in una specie di precampionato differito. Candussi prima e Vasl poi sono, almeno nei ruoli, quello di cui il roster abbisognava da un bel po' di tempo, sapendo che la qualità (più che la quantità) dei lunghi si era palesata problematica fin dagli esordi, mentre la carenza di un esterno era tale, per scelta, già al momento di chiudere la squadra in agosto.

Ora una minima quadratura del cerchio si è verificata: Candussi andrà a prendere il ruolo di centro titolare, backupato da Barbante, lasciando a Cucci e Italiano il ricoprire la posizione da 4. Salutando quindi Davis, che già dalla Supercoppa era sembrato tatticamente non fuori luogo, ma pure peggio. Tra gli esterni, Vasl dovrebbe andare ad essere quel cambio degli esterni che finora non era mai esistito, potendo giocare su varie posizioni, nella speranza che non venga colpito da quel virus che ha colpito (Thornton l'ultimo) chiunque ci abbia provato, di recente. Uscito da Nardò, dove era parso più adatto al tiro che non al gioco di squadra, in Fortitudo potrà evitare eccessi di responsabilità facendo un po' l'uno e un po' l'altro. Sperando che l'eventuale ruolo di uscente dalla panchina non lo porti a raffreddarsi, quindi a sentirsi meno la palla in mano, neutralizzandone le qualità. D'altronde, è successo a tanti, a partire dall'indimenticato Stipcevic (che, curiosità, tornato in Slovenia, in questi treanni non è mai sceso sotto la doppia cifra e buone percentuali. Qui, chissà).

Intanto, la rinuncia di Ferrara al campionato (verrà ufficializzata solo dopo due gare saltate) porta la Effe al dover da un lato economico valutare eventuali rimborsi agli abbonati e a chi in questi giorni stava acquistando i biglietti per la partita di lunedì. Dall'altro a rileggere una classifica che, tutto sommato, ne approfitta di quanto successo nella provincia finitima. Almeno sesto posto blindato e maggiore distanza dal settimo quanto risalta al giorno d'oggi (Forlì 36, Pistoia e Cento 30, Udine 24, Cividale e Fortitudo 22, Rimini, Nardò e Chiusi 18, Mantova 16, Chieti 14, San Severo e Ravenna 12, per chi volesse studiarsela): questo il quadro. Cosa poi voglia fare la Effe di sè stessa, lo scopriremo solo vivendo.

(foto Mauro Donati)

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