VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – EA7 MILANO 67-73 (11-22, 28-40; 47-54)

Parquet nuovo e pubblico di altissimo livello (compresa la bella coreografia), ma perché in campo Virtus e Milano si equivalgano ci vorrà ancora del tempo. Per i primi 15 minuti l’Olimpia è stata semplicemente ingiocabile, facendo quello che ha voluto in attacco e in difesa e arrivando al +21. Poi – tardivamente – la Virtus ha iniziato a giocare e l’ha fatto con cuore e grinta, provando più volte a riaprire la partita. Notevole Slaughter (17+6), ma oltre il “maledetto” -7 non si è mai andati, a parte nell’ultimo minuto a buoi scappati. Una Olimpia determinata e convinta come mai in stagione ha sempre trovato la zampata giusta per respingere i bianconeri, e ha gestito fino alla fine senza troppe ansie. Le grandi squadre fanno anche così. E onestamente, la differenza fisica (testimoniata anche dal -11 a rimbalzo) vista in campo era davvero tanta, troppa.
Per la Virtus, invece, è la quarta sconfitta in fila – compresa la Coppa Italia – e l’impressione è che per competere a questo livello, a parte l’infortunio a Stefano Gentile, la coperta sia corta. Per realizzare l’ultimo obiettivo societario – ovvero qualificarsi ai playoff - serve un nuovo innesto, ma non è certo una novità di oggi.

Cronaca: dopo la coreografia di tutto il PalaDozza (Ostinatamente virtussini, oggi più di ieri, si parte, e Milano va subito avanti 2-8. Risponde Slaughter con due schiacciate. Ma l’Olimpia è concentrata, difende benissimo, corre in transizione e tira benissimo da tre. Ne esce un parziale di 12-3 e il vantaggio ospite si dilata subito (9-22). Gentile mette un jumper, e al primo stop il punteggio è 11-22.
Milano è concentrata e aggressiva in difesa, la Virtus va in rottura prolungata e finisce sotto di 19 (11-30), senza segnare per oltre tre minuti. Pajola gioca tanto e in difesa dà tutto quello che ha, ma da solo può fare ben poco. La Segafredo affonda fino al -21 (13-34), poi reagisce e piazza un 8-0 firmato Gentile-Lafayette-Slaughter. Il meccanismo di Milano si inceppa, e un’altra tripla di Lafayette firma il -10 (26-36) per il parziale di 13-2. Il finale di tempo però è di Milano, che chiude avanti 28-40, con canestro finale di Jerrels.
Si riprende, e la Virtus si prova. Milano è anche fortunata su un cross di Micov che Gudaitis trasforma in gioco da tre punti al 24° secondo. I bianconeri comunque ci sono. Slaughter in difesa è una furia ed è efficace anche in attacco. Aradori firma il -7 (40-47), poi Lafayette forza clamorosamente una tripla e viene punito di là da Jerrels. Tarczewski è preziosissimo, e due volte riesce a convertire all’ultimo secondo. Lawson viene bocciato, e quindi si vede uno strano quintetto “da battaglia” con Baldi Rossi e Ndoja sotto: in ogni caso al 30’ il punteggio è 47-54.
Ultimo quarto: Baldi Rossi contro Tarczewski fa una fatica clamorosa, e finisce in panchina immediatamente. Milano torna in doppia cifra di vantaggio con Jerrels, risponde Ndoja. Slaughter mette un libero per il nuovo -7, ma finisce lì. Cinque punti in fila di Micov e -12 (51-63). Ancora una volta i bianconeri non si arrendono e ci provano fino all’ultimo. Negli ultimi tre minuti si torna a -7, e Aradori ha anche il tiro del -4, ma lo affretta e lo sbaglia. Gudaitis mette i liberi della sicurezza, e poi la schiacciata che cancella ogni speranza bianconera. Finisce 67-73.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – EA7 MILANO 67-73 (11-22, 28-40; 47-54)
VIRTUS: Gentile A. 8: Jurkatamm NE; Umeh 7; Pajola 0; Baldi Rossi 0; Ndoja 6; Lafayette 12; Aradori 13; Lawson 4; Slaughter 17. All. Ramagli
MILANO: Goudelock 4; Micov 10; Tomba NE; Pascolo 2; Tarczweski 10; Kusminskas 7; Cinciarini 8; Cusin NE; Abass 2; Bertans 9; Jerrels 9; Gudaitis 12. All. Pianigiani

(foto Giulia Pesino)
BELINELLI: AI SIXERS SONO RINATO, IL NOSTRO PERCORSO E' APPENA COMINCIATO
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91