ANDREA COSTA IMOLA - VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 85-67 (10-27, 26-49; 44-71)

Non siamo né preoccupati né spaventati, aveva detto coach Ramagli, ed evidentemente aveva ragione. Emergenza o no, la Virtus senza Ndoja e Michelori è andata a Imola e ha letteralmente dominato, facendo quel che voleva fin dal primo quarto - chiuso sul +17 - e poi gestendo senza particolari problemi vantaggi arrivati fino al +28. I bianconeri hanno vinto senza particolari problemi andando sul terreno gradito agli avversari, ovvero quello del gioco veloce. Il fisiologico calo dell'ultimo quarto non toglie nulla a una partita davvero ottima, in difesa e a rimbalzo (43-29) contro una Imola che onestamente alla prima spallata è crollata come una castello di carte e non si è più rialzata. Oltre ai 21 punti di Umeh e ai 15+7 di Lawson l'altra cosa da segnalare è che ancora una volta i giovani hanno risposto presente: in particolare Pajola e Oxilia hanno fatto vedere di poter essere decisamente produttivi anche in attacco, andando entrambi in doppia cifra. Nient'altro da dire, per le Vu Nere benissimo così, per coach Ticchi tantissimo su cui lavorare.

Cronaca: Palaruggi pieno, con notevole presenza virtussina. La Virtus parte a ritmo altissimo, e trova sempre la via del canestro: Lawson immarcabile, un ottimo Pajola, e una gran difesa per un rapido 18-8. Entra anche Penna, e con Pajola si trova benissimo. E non è under 18, ma serie A2. Imola è letteralmente stritolata e non fa mai canestro, mentre la Segafredo domina letteralmente il primo quarto, chiuso 27-10.
Imola prova a riavvicinarsi con Prato, ma la Virtus risponde subito, stavolta con Oxilia. Poi entra in ritmo Umeh, e a suon di triple (3) del nigeriano il vantaggio bianconero scollina i venti punti. Dopo un terribile 0/3 ai liberi di Cohn un'altra tripla - stavolta di Pajola - dà il +25 (49-24) alle Vu Nere, ritoccato da Norfleet - unico imolese a capirci qualcosa, per il 49-26 di metà partita.
Dopo la pausa l'Andrea Costa prova a dimostrare che la partita non è chiusa. Ticchi le prova tutte, zona compresa, ma non riesce quasi mai a impensierire la Virtus, che resta agevolmente oltre il +20. Nell'unico momento di - leggerissima - difficoltà bianconera, ci pensa Lollo Penna, con recupero e antisportivo subito. Segafredo sul velluto, e 71-44 al 30'.
Nell'ultimo quarto coach Ramagli dà ampio riposo ai suoi americani e prova quintetti inediti. Imola ne approfitta per riavvicinarsi, con Prato e Tassinari - un virtussino del passato e (forse) uno del futuro. La Virtus fisiologicamente cala, ma non rischia mai nulla e gestisce senza alcun problema fino alla sirena finale. Finisce 67-85.

ANDREA COSTA IMOLA - VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 85-67 (10-27, 26-49; 44-71)
IMOLA: Tassinari 8; Cohn 9; Cai 0; Pelliconi 0; Maggioli 8; Wiltshire 0; Borra NE; Ranuzzi 11; Prato 13; Preti 0; Hassan 3; Norfleet 15. All. Ticchi
BOLOGNA: Spissu 9; Umeh 21; Pajola 11; Spizzichini 2; Rubini 0; Petrovic 2 ; Rosselli 9; Berti 0; Oxilia 10; Penna 4; Lawson 15. All. Ramagli
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