Achille Polonara è stato intervistato da Tuttosport.
Un estratto delle sue parole.

La Virtus mi aveva già cercato, ho parlato con coach Scariolo. E adesso si è creata un'opportunità per venire in questa grande società. L'obiettivo è aiutare la Virtus a fare bene anche in Eurolega, che è un grande palcoscenico.
Il ritorno in serie A? "Sono partito che ero ancora giovane. Nel frattempo sono diventato due volte papà e questo ha contribuito molto alla mia maturazione come uomo e alla mia serenità. Ho accettato la sfida dell'estero, che consiglio sempre, perché si va in posti dove, come accade per gli stranieri da noi, non sei più coccolato"
Obiettivi in Nazionale? "Dobbiamo iniziare con fiducia, consapevolezza, senza penare che il girone sia facile. Sarebbe un pericolo. Ogni partita conta. Ma sappiamo che quando giochiamo assieme possiamo impensierire tutti. Comunque c'è anche la curiosità di vedere le Filippine.
Il sogno? Una medaglia con la Nazionale. E giocare a Parigi 2024, perché Los Angeles 2028 mi sembra troppo lontana.
"Finora mi posso dire molto soddisfatto. E ho sempre cercato di fare del mio meglio. Per quanto riguarda Achille da bambino, quando andavo a scuola io volevo diventare un giocatore, ero convinto, ottimista. Se posso dare un consiglio ai ragazzi, non pensate mai che sia troppo tardi. E anche a mio figlio dirò di credere in quello che ti piace fare, comprendendo quello che puoi fare. Perché per esempio nel basket, io sono stato agevolato dalla statura.

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