Maurizio Ferro è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Si sta creando una bella sinergia tra personaggi non solo di Bologna. Vedere la spinta che anima il consorzio non è poco. Già salvare in estate la Fortitudo dal fallimento è stata una grande vittoria. Sono cresciuto nelle giovanili della Effe e, dopo cinque anni in prima squadra, ho iniziato a girare, ma sono sempre rimasto grande tifoso dell'Aquila e l'ho sempre seguita. Sento un entusiasmo che mi ricorda quello dei vecchi tempi. Sono venuto ad assistere alla partita con Cento e, nonostante la sconfitta, non ho visto gente disperata sugli spalti. Questo per me è un segnale importante, come il fatto che la società si stia consolidando economicamente, dando delle garanzie.
La squadra sta un po' pagando alcune difficoltà sotto i tabelloni e il fatto che i due stranieri, anche se ovvio dirlo, stiano giocando al di sotto delle aspettative. Con quattro punti in più in classifica la Effe avrebbe potuto avere una dimensione migliore ed essere concretamente in lotta per la promozione in Serie A. Ma la società fa bene a non parlarne, perché oggi le priorità sono i conti. Per come era retrocessa l'anno scorso, per i debiti che si erano creati e che erano in grande parte figli delle conseguenze della pandemia, le cose stanno andando bene.
Dalmonte è una figura molto buona per l'ambiente. Nessuno ha dimenticato che due anni fa ha salvato la squadra in modo clamoroso, in un momento in cui evidentemente c'erano già dei problemi. Luca è una persona molto pacata, un fortitudino doc, che vive la Fortitudo come un suo amore: per questo devo sopportare uno stress molto superiore a quello di altri. Quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente e rappresenta l'identità dell'Aquila. Merita fiducia totale"

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