Il primo vero momento di difficoltà della stagione Virtus arriva in un piovoso venerdì di dicembre. Il -46 del Pireo è record negativo in Eurolega e uno (s)profondo rosso che ai meno giovani non può non ricordare un’altra partita ad Atene, il -43 del 1995, allora contro il Panathinaikos.
La partita di fatto non è mai esistita, e la Segafredo è uscita dal campo subito dopo lo 0-11 iniziale. Il 117-71 è frutto di un atteggiamento inquietante, e se è vero che l’Olympiacos è una squadra eccellente, ben allenata e da Final Four, è vero anche che tra perdere lottando al massimo e scansarsi alla prima spallata di Vezenkov e compagni c’è una bella differenza.

L’Eurolega delle 34 partite è dura, e si sapeva. Ma un conto era immaginarlo in estate, un conto è viverlo sulla propria pelle. La Virtus tutta lo sta scoprendo, e la situazione non è facile, anche perché per un giocatore rientrato (Shengelia) se ne sono fermati due (Ojeleye e Pajola) e bisognerà vedere quale sarà la loro prognosi. Servirà stare lì con la testa, e lavorare duro per risalire la china.

L’altro discorso che va fatto - ed esula dalla partita di ieri - riguarda il reparto lunghi. Dopo un terzo abbondante di stagione regolare si può dire che Mam Jaiteh e Ismael Bako stanno facendo entrambi molta fatica, per motivi fisici e tecnici. E' questo il primo reparto dove si dovrebbe intervenire, se la proprietà vorrà rinforzare la squadra.

L’obiettivo playoff dista due vittorie, e quindi è fattibile. Ma l’ultimo posto - al momento occupato da Milano - è appena “due punti” sotto, ancora più vicino. La stagione è ancora lunga e può succedere di tutto: sicuramente un innesto aiuterebbe a guardare in avanti e non alle proprie spalle. Di certo - mercato o non mercato - il back to back casalingo della prossima settimana contro Alba e Maccabi diventa un’occasione da non sbagliare. Serve assolutamente tornare alla vittoria, quella che manca dal 17 novembre.

In mezzo - però - si gioca con Scafati. Già domani, per la prima stagionale alla Segafredo Arena. Difficile che la testa non sia all’Alba Berlino, ma prima c’è il campionato da onorare, dopo aver fatto la conta degli abili e arruolati.

Si gioca domani alle 19, diretta Eleven e Nettuno Bologna Uno.

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