ITALIANO: IL FATTO DI ESSERE ANCORA IN FORTITUDO MI RIEMPIE DI SODDISFAZIONE, NON L'AVREI MAI CREDUTO. E MI SONO TATUATO LA EFFE SCUDATA
Nazzareno Italiano è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.
L'unico "superstite" della vittoria del 2015 contro Orzinuovi, che di fatto sancì la promozione dalla serie B. Sarà emozionante, un bel flashback di ricordi. Il latto di essere ancora qui mi riempie di soddisfazione. Non lo avrei mai creduto.
Sull'essersi ritrovato a Ferrara. Sì. Il fatto di avere giocato anche da ala forte, per l'assenza di Chillo, probabilmente mi ha aiutato. Io mi alleno sempre con la stessa mentalità. Ma alla domenica è diverso.
Lo spostamento in ala piccola? Non penso di dover essere giudicato per il ruolo in cui gioco, ma semplicemente per come gioco. In allenamento va tutto bene, mentre in partita ho ancora qualche passaggio a vuoto. Da persona intelligente, sapevo che non sarebbe stato un processo semplice, ma sono determinato. La chiave è restare concentrato mentalmente.
Questa Fortitudo è la più forte degli ultimi tre anni? Al momento sì. Quella del primo anno in A2 aveva un gruppo super e uno spogliatoio che capita di trovare due volte in tutta la carriera. Quest'anno abbiamo giocatori con qualità incredibili. Questa è una Fortitudo più esperta: nei momenti difficili della gara, sai a chi aggrapparti. Mentre l'Aquila dell'anno scorso è stata quella "del futuro" Credo che, se riproponessimo lo stesso gruppo tra cinque anni, sarebbe forte tanto quanto la Fortitudo di oggi. L'anno scorso ci è mancata un po' di esperienza.
Sul rapporto con Boniciolli. Abbiamo un rapporto super. Ognuno sa cosa vuole l'altro. Boniciolli è stato un allenatore importante per la mia carriera. Ora sono all'ultimo passo per diventare un giocatore di categoria. Se ci riuscirò, molto merito sarà dell'allenatore, che in questi due anni e mezzo mi ha fatto crescere a livello tecnico e mentale, dandomi responsabilità.
Ormai Italiano è un fortitudino DOC. Certo. Non a caso ho tatuato la F scudata sul polpaccio destro.
(Foto di Fabio Pozzati)