Finisce 65-97 per la Rida Scafati, e le nubi che non fanno piovere sul Nord Italia pare si siano tutte scatenate sul Paladozza. Partita indegna della Bignami, la peggiore da quando c'e' stata la promozione, e forse la peggior prova di una squadra di casa al Paladozza. A memoria, solo un -34 dell'Arimo contro Forli' nel 1990, forse. La verita' e' che la compagine bolognese non e' piu' quella delle cinque vittorie, e gli ultimi smottamenti di mercato hanno indebolito eccome il tessuto. Basti pensare come tre giocatori della panchina (Bocchini, Agazzone e Moruzzi) fino a due settimane fa nemmeno entravano nei 10, per capire come il livello sia calato. Ma anche chi va in campo sembra aver perso la fame che aveva portato alla rimonta. Forse la parolina "quartultimo posto", forse quella bestemmia "playoff" che dovrebbe essere tolta dai vocabolari.
La partita e' un pianto, a vederla con occhi emiliani. Si comincia con il quintetto colorato, e con l'ospite Corvo unico italiano in campo. E si comincia anche bene, con due bombe di Abram e un 8-0 che fa ben sperare. Una nuova Bergamo? No. Perche' la palla non gira, e una volta finito lo show di Abram, il palco si smonta. Che Scafati sia una squadra lo dimostra un semplice dato: primi dieci punti divisi in tutti e cinque gli uomini in campo. Il Progresso, invece, vede la palla nelle mani dei due esterni, e gli altri tre a fare blocchi, non prendere iniziative, e prendere la palla in faccia per disabitudine al passaggio. C'e' equilibrio fintanto che Cross e Abram riescono a fare contropiede o a sparare da tre, mentre nella Rida Childress lentamente si accorge che la difesa che lo fronteggia e' virtuale. 24-23 alla prima sirena.
Il secondo quarto comincia con Hermann Smith, raramente servito, che raccoglie dalla spazzatura il rimbalzo offensivo per il 26-23 e poi quello del 28-26. La partita della Bignami finisce qui. Laezza non trova un reale marcatore, ed esce dalla panchina per la bomba del sorpasso. Abram forza, Childress punisce arrivando a quota 19 a fine tempo. Il due contro cinque non paga, e il parzialissmo di 26-10 per la Rida fa andare le squadre al riposo sul 34-49.
Questa sera non e' come contro Capo D'Orlando, e dalla panchina non esce alcuna scossa. Scafati tocca subito il +19, e da qui in poi e' tutta una sinfonia campana. Childress trova in Pittman un difensore piu' attento ma non si preoccupa, perche' intanto Newton si mangia Soloperto e Campbell beneficia della difesa eufemisticamente dubbia di Abram. 49-70 il terzo quarto, 65-97 il finale. Con i due esterni bolognesi che continuano a giocare da soli, Bertini e Sabbia che trovano gloria, e il presidente Tudini che negli ultimi dieci secondi chiede scusa al pubblico per la prova indecente fornita dai propri giocatori. Ma anche lui non e' indenne da colpe: certo non deve difendere lui sugli esterni avversari (anche oggi sopra le medie stagionali: la Bignami e' una cuccagna, da questo punto di vista...). Ma alcuni stravolgimenti della squadra dovevano forse essere evitati.
Si ritorna in campo domenica contro Messina. Brian Oliver sta gia' preparando il pallottoliere...

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI-RIDA SCAFATI, PAGELLE E STATISTICHE