(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Matteo Fantinelli è stato sentito da Filippo Mazzoni per il Carlino Bologna. Un estratto dell'intervista.

"Siamo in piena fase di carico dal punto di vista fisico, mentre da quello tecnico, essendo una squadra esperta, recepiamo rapidamente cosa ci dice l’allenatore, lavorando sodo in attesa di rivedere in campo Aradori e Panni.

Le amichevoli? Non guardiamo le singole partite, ma il contesto con cui siamo arrivati a scendere in campo e poi come è stata la prestazione della squadra al di là della vittoria o della sconfitta, step dopo step. Con Piacenza facevamo allenamento di squadra da un paio di giorni e oltretutto avevamo guardato solo quelli che devono essere i nostri principi di gioco in attacco. Con Reggio con una settimana in più di lavoro e dandoci le prime regole difensive si è visto la differenza, ma ribadisco adesso il risultato non conta. Conta crescere insieme e darci una identità di squadra come stiamo facendo.

Cagnardi? Ottimo. Non lo conoscevo di persona, ma sapevo come vuol vedere giocare le sue squadre, cerca di coinvolgere tutti. Le differenze con Caja. Ogni allenatore ha un suo metodo, ma alla fine si gioca sempre a basket.

La A2  sarà molto dura, ci sono 7-8 squadre che possono vincere. Le favorite? Udine, Cantù, Pesaro e Brindisi, ma non solo loro sono molto temibili. In ogni caso noi dobbiamo guardare noi stessi, trovando la nostra identità"

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