(foto Virtus Pallacanestro)
(foto Virtus Pallacanestro)

Primo doppio turno di Eurolega, per la Virtus prima in casa e seconda in viaggio. Martedì all’Unipol Arena arriverà lo Zalgiris, venerdì si andrà nel principato per affrontare la Roja, AS Monaco. I lituani si presentano a forte impronta italiana, a guidarli coach Andrea Trinchieri, tra i vice Max Menetti, entrambi con più esperienze europee. Il coach milanese ha imposto la propria forte impronta alla squadra di Kaunas, rilevandola a metà della scorsa stagione per riportarla verso la parte nobile in Europa, confermandosi alla guida con tante variazioni nel comparto straniero. Unica conferma quella del lungo Manek (che a Bologna quasi sicuramente sarà assente), persa la stella Evans, ha rinnovato il comparto esterno col razzente francese Francisco e Wallace, conosciuto come un Harden in miniatura. A dar manforte il “solito” Lekavicius e Gedraitis, che con Trinchieri trova sempre più spazio, play d’ordine ideale per cambiare i compagni di reparto. Robusto il comparto guardie-ali, attenzione all’ultimo indigeno arrivato, Sirvydis, il cavallo di ritorno Bradzeikis ed il cerebrale Butkevicius. In ala tanto spazio a Ulanovas, mentre per trovare facili conclusioni è arrivato Mitchell, miglior realizzatore della passata BCL col Besiktas. Reparto lunghi con un ex, Dunston, a insegnare il mestiere (e chiudere a dovere l’area) a Birutis e in parte al serbo Smailagic alla ricerca di una consacrazione dopo alti e bassi al natio Partizan. Il lungo tiratore Manek completa il tutto, per una formazione che fino ad ora è emersa come la miglior difesa dell’Eurolega, il tutto contro Barca e Oly, non proprio roba da poco. Vinto coi primi, perso coi secondi, ipotecando la partita in un tremendo 1° quarto (21-6), ma senza mollare per ritornare a giocarsela alla fine. Detto di una difesa ottima, per ora l’attacco stecca, vivendo di folate degli esterni, ma senza continuità, resta un avversario da prendere con le molle. In campionato ha fatto clamore non tanto la sconfitta a Vilnius con gli eterni rivali del Rytas, ma il battibecco tra Trinchieri ed un giornalista locale, terminato con un prezioso dono del coach, una bottiglia di vino della sua personale riserva. La Virtus non può fallire, dovrà stringere dentro l’area poiché le incursioni dei veloci esterni sono prevedibili, fino ad ora ha steccato il tiro dall’arco lituano, ma terribile sarebbe metterli in fiducia, già visto con l’Asvel come andrebbe a finire. Per battere il collaudato sistema lituano, occorrerà un passo avanti di molti giocatori, tanta concentrazione, forza a rimbalzo per provare a correre evitando che la difesa si posizioni. Uscirne con una sconfitta per andare a fila prima a Monaco, poi Belgrado lato Partizan e a seguire Milano, sarebbe un pessimo auspicio. 

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