Ci sarebbe di che mandare una tessera Fortitudo a Iva Zanicchi, che con le sue grida cento, cento diventò icona di un antico programma televisivo. Poco altro da sorridere, per una Bologna che resta ultima in classifica, che non poteva certo a Brindisi cercare di recuperare punti persi altrove, ma che fa un altro passo nella non simpatia verso il proprio, televisivo, pubblico. Eppure, per 26 minuti non era stata nemmeno male, cercando di reggere oltre l'ostacolo delle assenze e dei quintetti forzati (ad un certo punto la coppia 4-5 era Aradori-Mancinelli) e tenendo botta dopo una prima frustata presa in faccia, a fine secondo quarto. Poi, seguendo l'antico il morbo infuria il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera bianca, ecco il crollo finale: qui il morbo (per ora) non infuria, ma manca tutto il resto.

Certo, chiaro che questa squadra non era stata costruita pensando ad un asse play-pivot con Sabatini e Totè, incolpevoli rei di poca esperienza, ma altre cose, per ora, non fanno grande pubblicità verso chi potrebbe anche essere indulgente. Come lo stranissimo Withers, che da 2 sarebbe anche utile ma da 4 pare un pochino, un pochino, sotto statura. O l'atteggiamento di chi non sembra proprio in grado, quando arriva una sberla, di evitare la seconda: imbarazzanti erano stati certi passaggi contro Bamberg, quando nemmeno il passare la metà campo era scontato, imbarazzanti altri passaggi a Brindisi, quando i padroni di casa avrebbero potuto schiacciare in contropiede ad ogni azione. Davanti ad una Fortitudo approssimativa, confusa, e senza nessuna voglia di tornare in difesa. Perchè ci sta che la struttura della squadra sia tale da rendere difficile la difesa uno contro uno eccetera. Ma che si becchino canestri per mancati rientri dopo tiri affrettati o perse a metà campo, ecco, proprio no.

Quindi, ultimo posto in classifica, in attesa di una sfida con la ferma da un po' Treviso che sembra ormai una specie di bivio, e in attesa di notizie da Saunders: fonti lo danno per fatto, altri per congelato. Di certo, per quanto visto ieri, non sembra che un 2-3 sia ciò di cui 'sta squadra, massacrata a rimbalzo, abbia bisogno. A meno di non cercare disperatamente qualcuno, là tra gli esterni, che sappia fare tagliafuori e reggere le altrui penetrazioni.


La Fortitudo è una regola - Per ora la regola è solo dei 100 presi, ieri come martedì. E non è un bell'andazzo.

Ci stiamo sbagliando ragazzi - Solo l'imbarazzo della scelta, se vogliamo. E non volendo infierire verso una squadra che potrebbe fare meglio anche in queste condizioni precarie - Sacchetti ha colpe, ma non quelle di non potersi mettere a giocare - lasciamo stare.

(foto Legabasket)

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92