Villalta, "In Virtus manca comunicazione tra staff tecnico e dirigenza"
Renato Villalta è stato ospite di Sport Club su E-Tv.
Ivanovic cerca giovani prospetti, ma la società cerca gente già pronta. “Io mi fiderei della parte tecnica. Abbiamo un allenatore che sta facendo un lavoro straottimo, forse bisognerebbe seguire la strada scelta dallo staff tecnico. Poi andrebbe capito quanto si possa programmare o no: se l'anno prossimo finirà tutto allora meglio i giocatori formati, altrimenti servirebbero giovani a dare continuità”
Abass non è stato confermato. “Se era sano è stato da pazzi mandarlo via, dopo averlo tenuto da infortunato. Andrebbero capite le motivazioni, non solo economiche. Doveva essere un pilastro della squadra”
Come erano le trattative, in Virtus? “Anche Porelli agiva così, ma aveva una conoscenza e una sapienza senza eguali. Sapeva come muoversi, poi anche lui ha fatto errori”
In Virtus manca programmazione per il futuro. “Appunto, si lavora nel buio e spero escano fuori programmi interessanti. In Eurolega vediamo delle belle squadre, sarebbe bello continuare ad averla a Bologna. Ma è una squadra troppo corta, in un campionato gli infortuni vanno messi in preventivo, ci sono 2-3-4 partite a settimana e gli avversari sono asfissianti. Certe situazioni andavano gestite meglio, come ad esempio Cordinier: il Real Madrid lo voleva, e ora rischia di andare via perchè non gli hanno allungato il contratto”
Tu lo avresti ceduto? “Non puoi dare via il giocatore cardine a novembre, altrimenti avresti dato l'idea di una società allo sfascio”
Però lo perderai a fine stagione. “Lo dovevi rinnovare a maggio scorso, prima delle Olimpiadi. Ci si aspettava che esplodesse, qualsiasi allenatore lo avrebbe detto. Quest'anno lo ha fatto”
Quindi l'addio ad Abass è colpa di Baraldi? “Non tiriamo sempre la croce addosso a questo soggetto. Ci sono persone che devono prendere decisioni, e uno staff tecnico che dovrebbe dare indicazioni. Forse è mancata coesione e comunicazione tra reparti, ma io vedo le cose da fuori, tante cose non le conosco. Cordinier è qualcosa di molto eclatante, poi siamo stati due mesi a pensare che Cacok sarebbe tornato e spaccare il mondo, ed è stato licenziato, almeno in Italia. Mi vengono tanti dubbi, e non si capisce se il management abbia lavorato bene o male. Abbiamo preso Clyburn, che per me è fantastico, ma già due anni fa era rotto: siamo stati bravi a prenderlo? Sarà il campionato a deciderlo, ma io sono di un'altra idea. C'è un professionismo esasperato, e penso che se pago un giocatore una certa cifra allora voglio un rendimento pari all'investimento, e non solo 2-3 azioni da rivedere. Danilovic era pagato tantissimo ma faceva il suo dovere e vinceva le partite, Clyburn ha fatto bene poche partite. E per quello che costa mi sarei aspettato uno standard molto più elevato. Sono cose da analizzare, parlarne da fuori lascia il tempo che trova. Vedremo se i nuovi soci avranno voglia di programmare, però devo dire che non mi aspettavo i risultati portati da Ivanovic. Di questo bisogna darne atto, ma la squadra è corta”
In Fortitudo Caja sta lavorando bene. “Ha portato un cambiamento epocale, ha iniziato a vincere”
Anche la società è stata molto presente, con l'arrivo di un giocatore al posto di Gabriel. “Non penso che verrà in serie A, la stessa società non ha interesse a farlo, ma vorranno tornare in finale e prepararsi per l'anno prossimo. Sono tutte brave persone, vorrei rivedere il derby"
Non vorranno salire in A1, ma anche l'anno scorso ci sono andati vicino. Caja però è uno che non si ferma, e Thomas è costato 27 mila euro netti fino a fine stagione. “E' un mio parere”
Il video integrale della trasmissione.