AMOROSO, "AMBIENTE BELLISSIMO, SAREI DOVUTO ARRIVARE PRIMA. IL MIO PASSATO IN VIRTUS? E' STATO UN INCUBO"
E’ Davide Lamma a presentare Valerio Amoroso, neo-acquisto della Fortitudo che esordirà sabato sera a Verona. “E' un innesto di valore incredibile per la squadra, non ha bisogno di presentazioni per la sua carriera, ma credo che per questa squadra sia la ciliegina sulla torta perchè le sue qualità completano e migliorano quelle degli altri. Non è stata una trattativa semplice, ma quando si è aperta l’occasione di concludere siamo stati veloci a farlo grazie anche al suo desiderio di venire qui. La proprietà è stata fondamentale perchè di fronte alla possibilità di migliorare la squadra ha fatto un ulteriore sacrificio e ha dimostrato quanto tiene e quanto voglia vedere una squadra che fa bene e il pubblico che si diverte. Valerio è felice e lavora per mettere a posto il suo ginocchio, e alla fine il fatto di non poterlo tesserare fino a ieri si è incastrato bene con la sua condizione. I ragazzi lo hanno accolto benissimo e lui è adatto per inserirsi in uno spogliatoio. Abbiamo giocato contro e so che tipo di giocatore e uomo è, e penso sia perfetto combinato con i ragazzi che sono ora in squadra. Ieri ha fatto il primo allenamento, ha già fatto vedere due o tre chicche; parlando con il coach, abbiamo osservato come la sua qualità principale sia quella di migliorare ed aiutare i compagni, che hanno molta meno esperienza di lui. Siamo veramente soddisfatti”
Parola poi ad Amoroso, che a Bologna ha già giocato sia con la Virtus che, un decennio fa, con la Virtus 1934. “Sono felicissimo di essere arrivato qui, penso che la Fortitudo sia quello che mi serve anche per recuperare dal punto di vista fisico perchè un'organizzazione così non si trova dappertutto. Ci vorrà tempo per essere al 100%, però non vedo l'ora di ricominciare a giocare. Con il sistema del coach per me è facile subito entrare in confidenza, è un sistema che funziona benissimo, sono felice di essere qui e i ragazzi mi hanno accolto alla grande”
Con Verona ci sarai? “Sì, e spero di potere giocare il più possibile. Non sono al 100%, ma deciderà il coach”.
La scelta di venire alla Fortitudo, perchè? “Ad una certa età si segue più il lato economico, quello che ha fatto io, sbagliando, in passato. L'ho fatto a Caserta, stavo per rifarlo a Scafati. Ma appena sono arrivato qui ho capito che era la scelta giusta, dovevo venire prima”.
I compagni? “Ottimo impatto, molti li conoscevo già, sono dei bravissimi ragazzi e dei gran lavoratori. Va tutto bene. Molti mi hanno colpito, Candi e Montano sono due talenti puri, potrei dire una cosa positiva su tutti perchè sono dei gran giocatori e dei bravissimi ragazzi. Mi piacciono i giovani, possono essere dei futuri giocatori da serie A. Nel sistema di Boniciolli tutto è più facile”.
Cosa puoi dare alla squadra? “Comincio con calma, non voglio forzare troppo. So che potrò dare tanto, però più avanti. Ora devo entrare in punta di piedi, in maniera umile, le cose verranno piano piano”.
Il tuo ruolo? “Playmaker (ride, ndr). Sia 4 che 5. A questa squadra serve un lungo che abbia tiro da fuori? Italiano e Ed hanno un gran tiro da fuori. Io posso giocare in più ruoli, come molti altri compagni, e questa cosa diventa difficilissima da marcare per le squadre avversarie. Posso aprire il campo, oppure posso giocare spalle a canestro e per aprire il campo per Daniel, e viceversa. Posso dare una mano ai giovani per fare il “4” ragionatore in determinate situazioni.”.
Differenze con Caserta? “Qui c'è molta più intensità che a Caserta, non ricordo questa intensità da tanto tempo. Ho solo ottime sensazioni. Questa squadra come ha giocato contro Imola non sfigurerebbe in A1. Poi ci sono problemi fuori casa e serve più esperienza, ma la squadra è molto avanti”.
Perchè sei venuto via da Caserta? “Ero messo male, e quei problemi me li hanno creati loro. Il pubblico poi mi aspettava fuori casa, ero scortato, la società non ha preso posizione. Sono venuto via, lasciando là i soldi. Però meglio così.”
Cosa non è andato con Scafati, invece? “Sembrava il gioco delle 3 carte, ho capito l'andazzo e sono venuto via. Erano molti soldi, però mi sono reso conto che non era quello che faceva per me. A Scafati mi hanno detto che mi sarei dovuto gestire e non sarei tornato quello di prima, mi sono demoralizzato. Io devo stare in un sistema che funziona, qui è così”.
Ti sei allenato con Allan Ray. “Sta bene, lo conosco da tanto, penso che recupererà”
E del tuo passato in Virtus? “Doveva essere l'opportunità della mia vita e si è trasformata in un incubo, e non sono riuscito mai ad essere il giocatore che sono davvero”
Con il tuo arrivo tutti considerano la F tra le pretendenti alla serie A. “Sono napoletano e sono scaramantico”.
Che contratto hai? “Fino alla fine della stagione, poi si vedrà. Giustamente, non so come reagirà il mio ginocchio fino alla fine. Il danno grande l'ho avuto a Caserta, vediamo come andrà alla fine. Se sto bene e piaccio alla società se ne riparlerà”.